Lagalla? “Uomo di fiducia di Cuffaro”. Lumia? “Il più stretto alleato di Lombardo”. Faraone? “Non mi faccia dare giudizi”. Cercano un De Magistris per Palermo? “Quello sono io”. E’ un fiume in piena Leoluca Orlando, che dalle pagine di Repubblica Palermo entra a gamba tesa nell’ormai avviata campagna elettorale per le comunali e mena fendenti a destra come a sinistra.
Il portavoce nazionale dell’Idv fissa la data del 21 marzo, quella della primavera, come termine ultimo per scendere in campo ma solo “se falliranno le primarie, come estremo atto d’amore per la città”. Le primarie, Orlando, le vuole: “Per noi il tempo è scaduto. Aspettiamo rispettosamente la direzione regionale del Pd, il 19 settembre, ma il giorno dopo faremo una conferenza stampa per lanciarle. Con o senza il Pd”.
E a chi lo accusa di essere il passato, risponde serafico: “E’ colpa mia se, dopo dieci anni, nel centrosinitra si fa fatica a trovare un altro nome?”. Infine l’attacco agli altri candidati: “Lagalla è il volto del berlusconismo, è la fotocopia di Cammarata, non nega di essere espressione di Alfano. Lagalla è il passato prossimo di cui vergognarsi, io il passato remoto di cui andare orgogliosi. Lumia non ha alcun titolo per proporre un nome per Palermo”. E su Faraone: “Ma è dentro o fuori il Pd di Lombardo”?.