Febbre alta, la dimettono | Muore tre giorni dopo - Live Sicilia

Febbre alta, la dimettono | Muore tre giorni dopo

Ricoverata sabato, il giorno dopo era già a casa. I genitori chiedono di andare fino in fondo.

VENEZIA – Su Facebook aveva il soprannome “Mimi”, la 25enne Miriam De Giovanni, e aveva aggiunto al suo nome “Tabata” in omaggio a una strega protagonista di una serie tv. Era una lavoratrice, sempre alla ricerca di impieghi tra locali e osterie, ma non aveva smesso di coltivare le sue passioni. Ieri tutto è stato spazzato via da un male improvviso, già oggetto di contestazioni e dubbi. Miriam è morta, e ora i genitori chiedono di andare fino in fondo per scoprire come hanno perso la figlia.

La settimana scorsa, Miriam aveva iniziato ad accusare febbre alta e difficoltà respiratorie: una condizione talmente insostenibile da optare per il ricovero, sabato mattina, all’ospedale civile di Venezia. La 25enne, residente nel sestiere di Cannaregio, è stata dimessa il giorno dopo. Ieri però la sua salute è peggiorata drasticamente, e i medici non sono riusciti a salvarla.

Quel sabato, quando tutto è iniziato, Miriam era stata sottoposta a tre visite in vari reparti: la prima effettuata da due medici del pronto soccorso, la seconda da un infettivologo. Da quegli accertamenti era emerso un problema polmonare, motivo per cui i medici avevano deciso di trattenerla per una notte e dimetterla il giorno dopo, prescrivendole anche una cura e il monitoraggio della situazione.

“Vogliamo sapere cos’è successo, perché è morta”, spiegano al Corriere della Sera i genitori della ragazza, Cristina e Fabio De Giovanni, distrutti dal dolore insieme ai tre fratelli più grandi di Miriam. “La direzione dell’ospedale sottolinea che con lo stesso atteggiamento di accorata attenzione – si legge in una nota dell’Unità locale socio sanitaria 3 ‘Serenissima’ – i medici si sono prodigati di fronte al gravissimo quadro presentatosi ai sanitari, nel tentativo di salvare la vita alla giovane paziente, con il coinvolgimento delle équipe della Cardiologia e della Rianimazione dell’ospedale, al fianco dei medici del Suem118 e del Pronto Soccorso”.

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