02 Giugno 2023, 16:24
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Aveva già ucciso ma inviava messaggi alla sua vittima. Il tentativo di costruire un alibi dopo il delitto efferato di Giulia Tramontano. Alessandro Impagnatiello ha provato così a costruirsi un alibi.
“Baby dove sei? Ci stiamo preoccupando tutti”, ha scritto il giorno dopo l’omicidio.
Ma mentre scriveva, per sua stessa ammissione, teneva il cadavere della fidanzata in casa. “Dicci solo che sei fuggita in qualche Paese lontano”, il messaggio indirizzato lunedì al telefono della donna.
Dall’interrogatorio sono emersi particolari agghiaccianti. Giulia è stata infatti uccisa con 2-3 coltellate, dopo una lite in casa, e Impagniatiello ha subito dopo tentato di bruciarne il corpo per due volte, senza riuscirci.
‘L’unica forma di pentimento che abbia un senso è togliermi la vita’, ha detto Alessandro Impagnatiello al suo avvocato dopo aver confessato l’omicidio di Giulia.
Nell’interrogatorio di convalida del fermo l’assassino ha aggiunto particolari sull’ultima fase dell’omicidio, ha negato la premeditazione e ha detto di aver fatto tutto da solo, ha fatto sapere il suo avvocato.
‘Giulia sei bellissima in tutte le foto che le persone riportano’, parla in prima persona a Giulia Tramontano la sorella Chiara in un post su Instagram in cui ringrazia per la ‘bella iniziativa’ della raccolta fondi organizzata dai suoi colleghi a favore della donna uccisa a 29 anni incinta da 7 mesi dal fidanzato. ‘È difficile trovare una foto in cui tu non splenda. Hai il viso di chi non conosce cattiveria. Troppo ingenua per capire in che trappola ti trovassi’, scrive Chiara definendo Giulia ‘insostituibile’.
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02 Giugno 2023, 16:24