Ferragni e il pandoro, sarà Milano a occuparsi dell'inchiesta

Ferragni e il pandoro, sarà Milano a occuparsi dell’inchiesta

La decisione della Procura generale della Cassazione
L'INDAGINE
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MILANO- La Procura generale della Cassazione ha stabilito che tra Cuneo e Milano dovrà essere la Procura del capoluogo lombardo ad indagare sul caso Ferragni-Balocco perché i contratti tra le società dell’influencer e l’azienda dolciaria piemontese, in relazione alla sponsorizzazione del pandoro ‘Pink Christmas’, sono stati siglati a Milano. È questo il criterio decisivo, da quanto si è saputo, indicato dal pg della Suprema Corte nel suo provvedimento per dirimere la questione della competenza territoriale.

Il criterio stabilito

Da quanto si è saputo, nel suo provvedimento il pg della Cassazione chiarisce che non può valere il criterio del luogo di consumazione del reato in questo caso, anche perché l’acquisto di quei pandori da parte dei consumatori è avvenuto ovviamente in vari negozi sparsi in diverse parti d’Italia. Per il pg, poi, non si può applicare nemmeno il criterio del “vincolo della continuazione” tra il caso pandoro e gli altri due su cui sta indagando Milano, ossia quelli delle uova pasquali e della bambola. E ciò perché i soggetti coinvolti in queste tre vicende sono in parte diversi. Non prevale, infine, nemmeno il criterio della residenza degli indagati. Vale in questo caso, invece, secondo il pg, il criterio di dove si è compiuta una parte, una frazione della condotta di truffa contestata, ossia dove si sono perfezionati con la firma i contratti.

Perché Milano

Da qui la competenza di Milano, che mantiene anche quella sugli altri due casi, perché su quelli non sono stati sollevati conflitti di competenza. Nel corso del procedimento, ad ogni modo, le difese potranno riproporre la questione della competenza territoriale e arrivare su questo punto fino in Cassazione.

Indagato anche il manager

Anche Fabio D’Amato, manager e stretto collaboratore di Chiara Ferragni, è indagato per truffa aggravata per i casi del pandoro e delle uova di Pasqua nell’inchiesta della Procura di Milano. E’ quanto risulta dal provvedimento del pg della Cassazione sulla competenza territoriale della Procura milanese ad indagare.


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