Sicilia, nodo ex Pip ancora irrisolto in Finanziaria: allarme sindacati

Finanziaria, ex Pip: governo al lavoro per garantire le 24 ore settimanali

La protesta degli ex Pip di giovedì 11 dicembre a Palermo
Sindacati in pressing su Esecutivo e Ars
LA LEGGE DI STABILITà
di
3 min di lettura

PALERMO – Sul percorso di approvazione della Finanziaria resta il grosso punto interrogativo dell’aumento delle ore per gli ex Pip, che ad oggi lavorano nella Partecipata della Regione Siciliana Sas. Il governo, però, fa sapere che è al lavoro per recuperare le risorse necessarie per un aumento che potrebbe variare da quattro a sei ore lavorative settimanali a lavoratore. Gli aumenti annunciati in un primo momento, con un investimento pari a cinque milioni di euro aggiuntivi all’anno, non soddisfano infatti sindacati della funzione pubblica.

Gli aumenti previsti per gli ex Pip

La cifra annunciata inizialmente si tradurrebbe in aumenti di circa due ore settimanali. In una busta paga che ad oggi risulta di circa 800 euro, l’intervento influirebbe per meno di novanta euro. A ciò si aggiunga anche il rischio di una beffa: con l’aumento previsto, infatti, alcuni degli ex Pip, quelli con il monte ore più alto, rischiano di perdere il vecchio ‘bonus Renzi’, oggi ‘Trattamento integrativo’.

Da ‘Bonus Renzi’ a ‘Trattamento integrativo’, che cos’è

Il ‘Trattamento integrativo’ è una somma che arriva fino a cento euro e che spetta ai lavoratori dipendenti. Le risorse sono messe a disposizione dallo Stato per consentire una busta paga più pesante ai lavoratori. La quota di cento euro viene erogata interamente per i redditi fino a 15mila euro all’anno ma in maniera decrescente per chi va da 15 a 28mila euro annui.

Governo chiamato ad intervenire

Dopo la parziale schiarita, quindi, è tornato il buio sul nodo dei quasi duemila ex Pip, per il quale premono diverse forze politiche in Parlamento. Il governo, che ha appena disinnescato le proteste dei Comuni annunciando una iniezione di liquidità pari a 30 milioni in più sui trasferimenti agli enti locali, è chiamato ad affrontare le richieste dei lavoratori. Da Palazzo d’Orleans trapela la notizia secondo la quale il governo sarebbe al lavoro per reperire le risorse: circa dieci milioni di euro per assicurare ai 1.853 ex Pip l’allineamento a 24 ore settimanali.

Più ore per gli ex Pip, i numeri

L’Esecutivo starebbe completando la ricognizione delle disponibilità di bilancio per verificare la sostenibilità finanziaria di una operazione che porterebbe 913 lavoratori da 18,5 a 24 ore, mentre altri 940 passerebbero da venti a 24 ore.

Il taglio delle norme in Finanziaria

Di questa categoria di lavoratori, come per gli ex precari degli enti locali, si era parlato all’ultimo vertice di maggioranza, su input della deputata di Noi moderati Marianna Caronia che ha continuato a seguire la vicenda. La proposta di partenza, emersa dalla riunione del 9 dicembre, prevedeva poco meno di venti milioni per entrambe le categorie di lavoratori. Una possibile via d’uscita potrebbe arrivare anche dal taglio delle misure contenute nel ddl di Stabilità, giunto a 134 articoli. Nel mirino sono soprattutto le norme ordinamentali, che non comportano spese aggiuntive, ma in questa operazione di ‘disboscamento’ delle norme potrebbe cadere anche qualche articolo di spesa consentendo un aumento dei fondi per gli ex precari.

I sindacati: “La protesta per gli ex Pip prosegue”

I sindacati, intanto, per il momento si dicono “costretti” ad alzare il livello della protesta “perché le notizie che arrivano – sostengono Fp Cgil, Cisl Fp, Sadirs/Ursas, Ugl e Uil – continuano a essere sconfortanti”. Secondo le cinque sigle “l’atto di responsabilità chiesto nei confronti di migliaia di lavoratori che da anni attendono un riconoscimento continua a rimanere inascoltato dalla maggioranza”.

Sit-in davanti all’Ars

L’aumento di due ore settimanali viene considerato “inaccettabile” e così la protesta continua. Da lunedì, quando l’Ars inizierà i lavori sulla Finanziaria, i sindacati saranno davanti a Palazzo dei Normanni con presidi permanenti “per provare a trovare ogni soluzione utile – concludono – per la categoria”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI