PALERMO – “In due anni e mezzo si sarebbero potute fare molte cose importanti per i siciliani e se non si sono fatte la responsabilità è di tutti, nessuno escluso. Io me ne sono già assunto la responsabilità; la stessa autocritica, però, la dovrebbero fare quelli che, essendo stati ed essendo azionisti importanti del governo regionale, solo oggi si accorgono che le riforme non hanno preso il traghetto per attraversare lo Stretto”. Lo dice il deputato regionale del PD, Fabrizio Ferrandelli a margine dell’incontro “Il centrosinistra tra riformisti e riformatori” a Palermo.
“Ci troviamo davanti – aggiunge – al gioco delle tre carte e non è difficile immaginare chi siano i compari. Purtroppo se non voltiamo pagina a perdere saranno i siciliani che non vivranno meglio con una nuova legge elettorale, né con una finanziaria dove l’aritmetica ha la meglio sulla politica”. “Occorre serenamente prendere atto del fallimento di questa esperienza – conclude Ferrandelli – e dopo la finanziaria, sulla quale avrò molto da dire nei prossimi giorni, ridare la parola ai siciliani. Io mi impegnerò affinché la maggioranza dei siciliani abbia la maggioranza all’Ars, e ai destini personali prevalga finalmente l’interesse della Sicilia”.
