CATANIA – In occasione della festa di San Giuseppe un pranzo per gli ultimi all’interno del cortile del palazzo comunale a base di “pasta co’ maccu”. Il macco di fave ingrediente della cucina contadina, già conosciuto all’epoca degli antichi romani. Una crema di fave con una cottura prolungata e tradizionalmente gustato a Ramacca, nella piazza principale del paese, proprio il 19 marzo.
Padre Mario con la sua Casa del Sorriso organizza ogni anno, esattamente da 12, un tavolo aperto ai bisognosi, agli ultimi, a base di pasta con il macco. Location del tradizionale incontro è da qualche anno il cortile di Palazzo degli Elefanti ed è proprio all’interno che i pentoloni vengono sistemati per fornire un centinaio di piatti a base di macco.
“Noi siamo sempre in prima linea nell’aiuto ai bisognosi, ai senza tetto – racconta Padre Mario – e quindici anni fa quando abbiamo iniziato questo percorso aiutavamo una settantina di persone la maggior parte delle quali extracomunitari e senza una famiglia. I numeri oggi sono cambiati drammaticamente aiutiamo circa 400 persone e molti sono i nuclei familiari catanesi che arrivano dalle periferie. La mancanza di lavoro, molte piccole realtà lavorative sono state costrette alla chiusura, determina la perdita di un entrata economica e per una famiglia diventa un disastro.” Al pranzo organizzato dalla Casa del Sorriso era presente anche il sindaco Enzo Bianco.
Fuori dal portone comunale la protesta dei 105 lavoratori del bacino prefettizio preoccupati per il loro futuro.