Anche il capogruppo del Pd al Comune di Palermo, Rosario Filoramo, manifesta il suo apprezzamento per la candidatura di Davide Faraone.
“Ha fatto bene – scrive Filoramo – a rompere gli indugi e promuovere nella città la sua candidatura, riconosco che l’aver portato fuori dal recinto dei comunicati stampa la sua autocandidatura è un fatto positivo. Adesso si tratta di convincere i vertici del nostro partito a smettere di traccheggiare e fissare insieme agli altri partiti del centrosinistra la data per lo svolgimento delle primarie per la scelta del nostro candidato a sindaco, anche se molti dirigenti del partito sono un po’ allergici alla parola “primarie” e qualcuno, con apprezzabile onestà intellettuale, ne teorizza l’inutilità in assenza di una base politica idonea a far vincere la coalizione”.
Con lo stesso coraggio, io stesso, due mesi fa ho organizzato insieme a Fabrizio Ferrandelli un incontro pubblico per parlare di primarie. Con molto dispiacere ho notato che IDV era al completo dei suoi organismi mentre io ero insieme al solo Maurizio Pellegrino. In quel caso non ho detto una sola parola contro o rabbiosa nei confronti del mio partito. Ne ho compreso il travaglio e atteso la definizione del percorso congressuale. Adesso non possiamo non renderci conto che il nostro lavoro di ascolto delle richieste di cambiamento e partecipazione che i nostri elettori ci chiedono deve essere portato nelle stanze del PD. Li dobbiamo riuscire ad incidere attivando quello “strappo” necessario a rimettere il nostro partito nella stessa lunghezza d’onda della nostra gente. Dobbiamo farlo prima che sia troppo tardi, prima che lo strappo diventi jato, separazione tra il PD ufficiale e la nostra gente
