Finora vane le ricerche | della soldatessa dispersa

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23 Febbraio 2010, 06:58

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Ricerche fino alla notte fonda, riprese all’alba di oggi. Si cerca Giovanna La Mantia, caporale di 22 anni originaria di Trapani scomparsa nel pomeriggio di sabato nelle campagne a sud-est di Ravenna dopo essersi lanciata con il paracadute nei pressi del piccolo aeroporto conosciuto come ‘La Spreta’. Le ricerche, condotte da carabinieri, vigili del Fuoco, corpo Forestale dello Stato e Protezione Civile sotto il coordinamento della Prefettura, si sono concentrate soprattutto attorno al laghetto della cava di ghiaia e sabbia ‘Ca Bianca’ che in alcuni punti raggiunge i venti metri di profondità. Ipotesi principale è che la ragazza possa essere caduta in fase di atterraggio nello specchio d’acqua finendo sul fondo, zavorrata da attrezzature e paracadute. Ma l’opera di scandaglio dei sommozzatori, anche in altri specchi d’acqua minori e su canali irrigui della zona, non ha prodotto risultati. Tanto che rimangono ancora in piedi le altre due piste: che la ventiduenne vaghi in stato confusionale per le campagne tra la città romagnola e la frazione di Fosso Ghiaia o che si trovi in un punto non ancora individuato forse bloccata da qualche frattura. Nel pomeriggio di ieri si era diffusa la notizia, poi rivelatasi infondata, del ritrovamento del suo paracadute: in realtà si trattava di un ammasso di sabbia e vegetazione che a un piccolo aereo in sorvolo aveva dato altra sensazione. La militare, in forza al Reggimento Trasmissioni di Palermo si era buttata attorno alle 16.30 assieme ad altre cinque persone in quello che era un lancio privato milite-assistito. Il paracadute, come fissato in un video amatoriale realizzato da terra e già acquisto dalla magistratura ravennate, si era regolarmente aperto.

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23 Febbraio 2010, 06:58

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