PALERMO – La Fondazione Rocco Chinnici e il Miur diventano partner di un piano di progetti dedicati ai giovani e alle scuole, per accrescere “la cultura della memoria, della legalità e dell’impegno”. Così si legge nel titolo del protocollo firmato ieri dal ministro Francesco Profumo e dal presidente della Fondazione Antonino Rametta dalle due istituzioni. “Educazione alla memoria”, si legge tra le righe del documento. Un messaggio che da anni sono impegnati a diffondere tra i giovani i figli del magistrato, Caterina e Giovanni, presenti ieri all’incontro con il rappresentante del governo.
Rocco Chinnici, capo dell’Ufficio Istruzione del tribunale di Palermo, è stato ucciso dalla mafia il 29 luglio 1983. A lui, che chiamò al suo fianco Falcone e Borsellino, si deve l’introduzione di un metodo investigativo basato sul lavoro di squadra, che precorse l’istituzione del pool antimafia. Chinnici fu anche il primo, fra i magistrati dediti alla lotta alla mafia, a incontrare gli studenti nelle scuole, per informare del fenomeno mafioso e per promuovere strategie di prevenzione e di legalità.
Il programma di cui la Fondazione a lui dedicata sarà partner insieme al ministero dell’Istruzione avrà la durata di tre anni. Un comitato paritetico, che lavorerà a titolo gratuito, definirà le attività volte alla sensibilizzazione dei giovani sui temi della legalità e dei valori costituzionali. La partecipazione delle istituzioni scolastiche, degli studenti, degli insegnanti e dei genitori è uno degli obiettivi del protocollo. Una prima iniziativa è già stata stabilita: il 19 gennaio, data di nascita di Rocco Chinnici, è istituita una giornata in sua memoria.