CATANIA – Giù le mani dai fondi Pac. Forza Italia alza la voce contro l’ipotesi, paventata dal Governo Renzi, di destinare i fondi del Piano di azione e coesione per dare copertura finanziaria all’art.12 della legge di stabilità 2015. E lo fa attraverso le parole del capogruppo a Palazzo dei Normanni, Marco Falcone che, dalla sede etnea dell’Ars, promette battaglia a tutti i livelli per impedire quello che definisce uno “scippo”.
“Vogliamo accendere i riflettori, oltre che lanciare l’allarme, sull’ennesimo scippo che il Governo nazionale si appresta a compiere nei confronti della Sicilia e dei siciliani – spiega Falcone. L’isola ha queste risorse che furono assegnate nel 2012 – in parte spese, in parte impegnate e in parte da assegnare – che possono essere utilizzate anche oltre il limite temporale del 31 dicembre 2015 (termine imposto, invece, per spendere i fondi comunitari)”. Si tratta di una somma vicina ai 500 milioni per il 2015 – circa il 25 per cento dell’intera dotazione – che, dunque, la Sicilia rischia di non vedere perché dirottata sugli incentivi alle imprese. “Si tratta di risorse che servono per le infrastrutture – prosegue Falcone – per l’efficientamento energetico dei Comuni o come incentivo per l’inserimento nel mercato del lavoro dei giovani, che non possiamo accettare vengano utilizzate per agevolare il settentrione”.
Il capogruppo forzista all’Ars descrive il presidente del Consiglio Matteo Renzi come un novello Robin Hood “ma al contrario – precisa – dal momento che sottrae risorse al meridione per destinarle alla parte più ricca e sviluppata d’Italia. In questo senso Forza Italia – afferma Falcone – ha voluto lanciare il grido dall’arme e ribadire che si opporrà fermamente”. Solo l’impiantistica sportiva perderebbe 51 milioni di euro. Da qui l’annuncio di una battaglia, che verrà combattuta in commissione Bilancio al senato. “Con il senatore Antonio D’Alì – conclude il deputato – abbiamo concordato delle azioni per bloccare questo progetto e individuare nuove forme di finanziamento.
