AGRIGENTO – È ancora tempo di riflessioni e di lavoro silenzioso per la Fortitudo Moncada Agrigento, dopo la sonora batosta accusata sul parquet della Orsi Tortona. Una sconfitta decisamente pesante, nel punteggio e nel modo in cui è arrivata, con un tracollo durante il terzo quarto inatteso e di certo per nulla gradito da coach Franco Ciani. E soprattutto una sconfitta che complica in maniera pesante i piani di qualificazione ai playoff della formazione biancazzurra. Ora la classifica si è ulteriormente accorciata, davanti ma soprattutto dietro ad Agrigento: la Virtus Roma si è fermata e mantiene il quarto posto a due sole lunghezze di ritardo, ma quella Trapani capace di battere i capitolini si è ora avvicinata ad altrettante lunghezze, così come Casale Monferrato e Rieti che in questo momento rappresentano le prime formazioni fuori dal novero delle otto qualificate ai playoff. Con gli stessi punti della Fortitudo, invece, troviamo Latina e Treviglio: i pontini hanno il vantaggio negli scontri diretti rispetto alla Moncada, che a sua volta arriverebbe davanti ai bergamaschi in caso di arrivo a pari punti.
Una situazione di classifica decisamente complicata e che renderà ancor più elettrico e interessante il rush finale di una stagione che finora ha regalato ad Agrigento qualche sorriso (come l’ennesima partecipazione alla Final Eight di coppa Italia), ma anche diversi momenti di riflessione, che hanno scatenato anche un po’ di nervosismo in seno alla stessa formazione siciliana. La società nella persona del direttore sportivo Cristian Mayer, così come la squadra rappresentata da capitan Albano Chiarastella, hanno provato a metterci la faccia e a sfogare un po’ di rabbia nel duro faccia a faccia con i giornalisti che ha preceduto la partenza della Moncada alla volta di Tortona, ma è anche vero che la partecipazione ai playoff una delle protagoniste annunciate della stagione – con tanto di legittime aspirazioni di semifinale o di finale per la promozione in serie A – non è poi così sicura come poteva sembrare, ad esempio, a metà campionato. Anche perchè il calendario regalerà ancora delle insidie ad Evangelisti e compagni nelle ultime quattro giornate di stagione regolare, con tanto di incroci interessanti e vere e proprie partite da dentro o fuori.
L’inizio di questo mini-ciclo terribile per la Fortitudo, in realtà, sembra sulla carta molto abbordabile, visto che al palazzetto di Porto Empedocie arriverà la FMC Ferentino, formazione ormai prossima a sancire la propria salvezza matematica visto il buon vantaggio da gestire sulle ultime tre posizioni (l’ultima retrocede direttamente in B, mentre le due davanti giocheranno i playout per salvarsi). Decisamente più complesso l’impegno che attende la Moncada sul parquet della Gas & Power Roma, squadra che sta andando ben oltre le più rosee aspettative di una formazione neopromossa, e che nelle ultime quattro partite potrebbe vantare ancora delle legittime aspirazione di aggancio all’ottavo posto. L’ultima gara di regular season per Agrigento davanti al proprio pubblico è anche quella più attesa, ovvero il derby contro la Lighthouse Trapani. Una partita di per sè molto sentita, ma che assumerà un valore ancor più grande, visto che anche i granata sono in piena lotta per piazzarsi tra le prime otto e poter giocare a viso aperto almeno il primo turno di playoff. In chiusura gli uomini di coach Ciani saranno protagonisti sul parquet sempre molto caldo di Scafati, contro una Givova che proprio nelle ultime giornate dovrà definire il proprio destino: praticamente impossibile una salvezza entro la fine della regular season, i campani dovranno però evitare l’ultimo posto che non darebbe chances di evitare la retrocessione.
Quattro partite e tutte molto insidiose, dunque, per una Fortitudo Moncada Agrigento che ha però dimostrato più volte di saper porre il coltello tra i denti e di lottare fino all’ultima palla, soprattutto in situazioni complicate come questa. Anche perchè l’obiettivo di tutti i giocatori, oltre alla qualificazione ai playoff, è quello di dimostrare di non aver smarrito fame e motivazioni lungo il cammino.
