PALERMO – Prima il mancato closing con Paul Baccaglini, poi la visita inaspettata delle Fiamme Gialle negli uffici di viale del Fante e nell’abitazione di Aiello del Friuli del patron Maurizio Zamparini, infine il ritorno altrettanto imprevedibile di Frank Cascio per rilevare una squadra di serie B con immediate velleità di promozione nella massima serie. Se sommati tutti questi aspetti degli ultimi mesi, passati in rassegna dalla stampa in tutte le sfaccettature possibili, si arriva ad oggi è chiaro come per la squadra Palermo in carne ed ossa sia stato probabilmente il peggior periodo da ricordare. Per il tecnico Bruno Tedino, e i giocatori che nel bene e nel male faranno parte della rosa dell’anno prossimo, le settimane precedenti alla data del 12 luglio (giorno in cui è previsto il raduno in Friuli e il successivo spostamento a Bad) non sono state certo contraddistinte dalla serenità nonostante le ovvie rassicurazioni da parte dello staff rosanero.
Per gli unici nuovi arrivi dal mercato poi (il difensore Andrea Ingegneri dal Pordenone ed il trequartista brasiliano proveniente dal Trapani Coronado) l’aver accettato l’offerta dei siciliani del ds Lupo rappresenta una sicurezza già di per sè considerando come obiettivo minimo della stagione la promozione e dunque il ritorno nella massima serie. Dello stesso avviso anche il resto della rosa della passata stagione, di cui è rimasto davvero poco fra cessioni e scadenza naturale dei contratti non rinnovati, che con questo campionato in serie B avrà l’opportunità di rilanciare la propria immagine (è il caso dei vari Posavec, Jajalo, Chochev, Balogh, ndr) o confermare l’importanza a livello carismatico nella piazza (con Rispoli e Nestorovski).
Un mix di sensazioni che si ritroveranno tutte insieme fra qualche giorno in Austria con una guida come Tedino, al suo esordio assoluto su una panchina in B all’età di 52 anni, che dovrà fare in modo di trasformare una serie di giocatori con diverse esperienze e motivazioni in un gruppo compatto e capace di lottare in uno degli ultimi e più agguerriti campionati cadetti che si siano registrati nella storia del calcio italiano. All’ex Pordenone, scelto durante l’interregno con Baccaglini da Zamparini ma chiaramente indicato dall’attuale proprietario del club che ha accantonato l’eventuale candidato Massimo Oddo dell’ex inviato delle Iene, il compito dunque di isolare anche i suoi nuovi giocatori da tutte le vicende extra calcistiche che stanno coinvolgendo la società portando la carica giusta per affrontare sin da subito i primi impegni che la stagione presenterà sul cammino dei rosanero.
Servirà, com’è ovvio, un ulteriore sforzo da parte della proprietà in sede di mercato in quanto due soli arrivi, a fronte di diverse cessioni e partenze, hanno fino ad ora lasciato nelle mani di Tedino un gruppo davvero ridotto all’osso specialmente a centrocampo e in attacco. Il modulo con cui farà giocare i suoi uomini il tecnico trevigiano si conosce anche se per mettere in atto il suo 4-3-2-1 Tedino avrà dunque bisogno di una rosa davvero ampia per affrontare al meglio un campionato lungo e dispendioso come la serie B. In tal senso le sorprese potrebbero spuntare non solo da eventuali nuovi acquisti ma dal ritorno di giovani elementi di ritorno da prestiti in giro per l’Italia (è il caso degli attaccanti La Gumina e Bentivegna) che potrebbero rivelarsi un valore aggiunto nel nuovo Palermo che nascerà nei prossimi giorni.