PALERMO – “Il processo a Salvini è una follia, siamo in 100, tra parlamentari e ministri, al suo fianco”. Nino Germanà, commissario siciliano della Lega, parla della “manifestazione silenziosa” nel giorno dell’arringa di Giulia Bongiorno, all’interno del processo che vede il ministro imputato di sequestro di persona.
Germanà parla anche dei rapporti con la coalizione e una battuta la dedica alla nuova ‘creatura’ nata dall’asse Lagalla-Miccichè-Lombardo. L’intervista.
L’arringa di Bongiorno e il processo, quanti parlamentari ci sono in Sicilia al fianco di Salvini?
“Un centinaio, tra deputati, senatori ed europarlamentari”.
C’è anche Vannacci?
“Ha confermato anche lui, ci sono i ministri Valditara, Giorgetti, Calderoli e Locatelli. Numerosi i sottosegretari e i viceministri”.
Qual è il significato di questa presenza?
“Il nostro leader è messo a processo per una cosa assurda. Faremo una manifestazione di affetto e solidarietà nei suoi confronti. Ha solo applicato il decreto sicurezza e difeso i confini dell’Italia”
La Procura ha chiesto sei anni di reclusione, lei cosa ne pensa?
“Una follia in tutti i sensi, ascolteremo l’arringa di Bongiorno, con la speranza che possa essere assolto, così come è successo a Catania. Due pesi e due misure mi sembrerebbe una follia. Per la stesso reato a Catania è stato assolto, qui c’è una richiesta di sei anni di reclusione”.
Ci saranno esponenti degli altri partiti della coalizione?
“Non lo so, il nostro gruppo parlamentare ha voluto manifestare solidarietà, sto sentendo cittadini che non hanno mai votato Lega e saranno in piazza, molti sono indignati. Non abbiamo voluto organizzare alcun pullman, perché non vogliamo truppe cammellate. I 100 parlamentari rappresentano una fetta importante del Paese”.
Percepite solidarietà all’interno della coalizione?
“Sì, anche la Meloni è stata chiarissima”.
Una battuta sul nuovo soggetto politico di Lombardo, Miccichè e Lagalla è d’obbligo. Cosa ne pensa?
“Se fosse un progetto politico, lo definirei “una minestra riscaldata“ ma siccome non lo è, si tratta di qualcosa su cui va fatta chiarezza e anche in fretta. Non capisco come l’Mpa possa costruire un progetto alternativo a Schifani trovandosi nello stesso governo Schifani con un assessore. Lo stesso vale per Lagalla, voluto da una maggioranza di centrodestra che ancora oggi lo sostiene. Chiarezza subito”.
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