GIARRE. “Sindaco, assessori e consiglieri comunali non avranno più diritto alle utenze telefoniche comunali”, a dichiararlo è il primo cittadino di Giarre Roberto Bonaccorsi, che già in campagna elettorale aveva annunciato un giro di vite contro gli sprechi dell’ente. Bonaccorsi ha approvato, con determinazione sindacale, un manuale che stabilisce chi e come potrà usufruire delle sim card.
Impossibile non collegare questo provvedimento allo scandalo abbattutosi sul comune ionico lo scorso aprile. A finire nel mirino della Guardia di Finanza di Riposto quattro utenze telefoniche comunali, in uso ad altrettanti dipendenti e collaboratori, che in due anni sono costati all’ente l’imbarazzante cifra di quasi 50mila euro. Un’inchiesta ancora aperta dalla quale potrebbero svilupparsi nuovi filoni d’indagine.
Dieci gli articoli che compongono il vademecum entrato in vigore. Una delle novità più importanti riguarda la nomina di un responsabile, denominato Master Fonia, individuato nella figura del dipendente comunale dell’area Ced (Centro elaborazione dati) Mario Scionti, che avrà il compito di vigilare sulla congruità delle fatture telefoniche, segnalando le eventuali anomalie. Un incarico che non prevede ulteriori spese per l’ente.
“Era assolutamente necessario – spiega il sindaco Roberto Bonaccorsi – che anche in questo settore si tornassero a rispettare le linee guida generali sul contenimento della spesa pubblica, garantendo totale trasparenza e rispetto per i soldi dei giarresi. Stiamo per operare una drastica riduzione del numero di sim card, attualmente 160 ”.
In quest’ottica l’articolo 4 prevede al comma 2 che “se il possessore del telefono cellulare si trova negli uffici comunali, è obbligato ad utilizzare gli apparecchi della rete fissa”. Il Segretario generale ed i cinque dirigenti delle rispettive aree avranno la possibilità di utilizzare, esclusivamente per ragioni di servizio, un telefono cellulare. In realtà non gli unici. Saranno gli stessi dirigenti infatti a stabilire, secondo quanto scritto nel manuale, l’eventuale concessione ad altre figure professionali, quando la natura delle prestazioni e dell’incarico richiedano pronta e costante reperibilità. Una discrezionalità che potrebbe però agevolare, come denunciato in passato da alcuni dipendenti, disparità di trattamento da parte dei dirigenti. Nessun accenno inoltre viene fatto sull’accesso ad internet ed ai sistemi wap e roaming, presunta origine delle salatissime bollette comunali.
Ma queste non sono le uniche falle del nuovo vademecum che in più punti, vedi il comma 7 dell’articolo 3 e il comma 6 dell’articolo 6, sembra smentire quanto affermato dal primo cittadino giarrese, prevedendo il possibile utilizzo delle sim card da parte di sindaco e giunta comunale. “Il manuale contiene dei refusi – ammette il sindaco Roberto Bonaccorsi – derivanti da una precedente bozza che era stata redatta. Provvederemo a correggere entro breve questi errori”. Aggiustamenti a parte, l’intenzione è quella di mettere la parola fine sull’uso indiscriminato di un servizio, di cui troppo spesso si è abusato.