PALERMO – Aggiornamento. E’ Riccardo Savona l’assessore all’Agricoltura più votato dai lettori di Livesicilia. Il deputato di Forza Italia batte di misura Toto Cordaro, deputato dei Popolari e Autonomisti, per solo due voti. Tra gli altri, i lettori hanno espresso dei voti anche per Luca Sardella e Marco Falcone. Savona si aggiunge a Vincenzo Figuccia, più votato per la Formazione, e Mariella Ippolito, preferita dai nostri lettori per la Salute.
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Due assessori ci sono già. I lettori di Live Sicilia hanno scelto, fornendo così un suggerimento al governatore Nello Musumeci che si insedierà ufficialmente sabato prossimo: Vincenzo Figuccia alla Formazione e Mariella Ippolito alla Sanità. Procede il sondaggio-gioco del nostro giornale, in cerca dei “nomi ideali” per il nuovo governo. Oggi è il turno di uno degli assessorati tradizionalmente considerati “pesanti”, tra i più “ricchi” e attorno al quale ruotano migliaia di persone.
In realtà, nella scorsa legislatura, al vertice dell’assessorato all’Agricoltura si sono dati il cambio tanti assessori. Se si considera anche l’interim del presidente uscente Crocetta, sono stati in sei, in appena cinque anni, a dividersi la guida di quell’importante ramo dell’amministrazione. E non sono mancate, nemmeno in questo caso, polemiche e piccoli “casi”.
Fin dall’inizio, quando la nomina di Dario Cartabellotta fece storcere il naso a qualcuno: dirigente esperto e stimato, in passato era stato considerato politicamente vicino al centrodestra, in particolare all’area che faceva capo all’ex governatore Totò Cuffaro. Il dirigente regionale resterà in sella per circa un anno e mezzo, dalla fine del 2012 all’aprile del 2014. E non mancheranno gli scontri col governo regionale, anche in occasione della presenza della Sicilia all’Expo di Milano, dove Cartabellotta rivestiva il ruolo di commissario del Cluster Bio-Mediterraneo. Crocetta finì per “commissariare il commissario”, creando una squadra di fedelissimi, specie dopo le polemiche relative ai pagamenti per le forniture.
Dopo Cartabellotta è stato il turno di Ezechia Paolo Reale, avvocato siracusano arrivato in giunta in “quota” Articolo 1, la formazione politica creata da Lino Leanza, scomparso pochi mesi dopo. Reale farà parte di una giunta di “esperti” che però durerà poco: appena quattro mesi dall’aprile all’ottobre del 2014. Lascerà il testimone a un “collega”, l’avvocato penalista Nino Caleca, anche lui espressione della forza politica che faceva capo a Lino Leanza. Ma l’avventura di Caleca terminerà tra le polemiche. L’avvocato lascerà la giunta di Crocetta parlando di rischi di “ritorno al passato”. Il riferimento era alla nomina nell’esecutivo di Giovanni Pistorio. Un addio, quello di Caleca, che anticiperà di poco quello di Lucia Borsellino.
A quel punto, Crocetta deciderà di affidarsi a una fedelissima, ossia l’ex dirigente generale dello stesso assessorato, Rosaria Barresi. Ma anche in questo caso, l’esperienza durerà poco e terminerà per motivi di natura personale dell’assessore. Sarà il passo che precederà, in realtà, il rimpasto frutto dell’accordo con i partiti dell’opposizione e che aprirà alla stagione della “giunta politica”.
Dopo una settimana di “interim” nelle mani di Crocetta, infatti, l’assessorato passerà ad Antonello Cracolici, che eppure nella prima parte della legislatura aveva fortemente criticato la gestione del governatore Crocetta. Il “big” Dem terrà la guida dell’assessorato dal novembre del 2015 fino all’ultimo giorno. Un periodo contraddistinto anche da momenti di alta tensione, come nel caso dell’emergenza incendi (per la parte di competenza delle Risorse Agricole), mentre gli ultimi mesi sono stati assorbiti da una attività legata alle nomine: sono stati ricostituiti, solo al termine della legislatura, i consigli di amministrazione di diversi enti vigilati da quell’assessorato. E infine, la classica “ciliegina”: 80 euro di aumento per i forestali, proprio sotto elezioni. Elezioni fortunate, per Cracolici, confermato deputato all’Ars. A chi dovranno passare adesso le redini dell’Agricoltura?