Stato di abbandono e degrado | Sequestrata la struttura equestre - Live Sicilia

Stato di abbandono e degrado | Sequestrata la struttura equestre

Sigilli al teatro della storica Coppa degli assi, il secondo evento ippico internazionale più longevo d'Italia. Abusivismo, disboscamento di alcune aree del bosco Diana e cattiva gestione dei rifiuti alla base del provvedimento.

PALERMO – La struttura equestre della Favorita era conosciuta in Italia e all’estero per essere il teatro della Coppa degli assi, che con oltre mezzo secolo di storia è il secondo evento ippico internazionale più longevo della penisola alle spalle dello Csio di Piazza di Siena. Da oggi tuttavia, l’intero impianto è posto sotto sequestro.

A mettere i sigilli all’area, che si estende su oltre 70 mila metri quadri all’interno del parco della Favorita, è stato il nucleo tutela patrimonio artistico, intervenuto dopo una serie di indagini accurate che hanno portato alla scoperta di “gravi danni alla bellezza naturalistica dell’area – così si legge in un comunicato stampa emesso dal Comune – ed irregolarità quali il disboscamento di una porzione del bosco Diana compiuta mediante aratura selvaggia della vegetazione posta in atto da diversi anni con il conseguente arretramento della macchia verde”. Nel comprensorio, inoltre, sono stati identificati diverse strutture, diverse delle quali in muratura, oltre che stalle e fienili “di fortuna”, che, costruite in modo abusivo, oltre a costituire un pericolo per l’incolumità pubblica, contribuirebbero in maniera sostanziale al degrado dell’area, che gli ufficiali della polizia giudiziaria hanno trovato in grave stato di abbandono.

La struttura, che comprende quattro campi, di cui uno in erba e tre in sabbia, aree per il riscaldamento e il salto libero dei cavalli ed impianti doccia per la pulizia degli animali, che sono ospitati in 40 box, è gestita dalla Società palermitana di equitazione, che la detiene in concessione dal Coni.  Anche la Federazione italiana sport equestri, era tuttavia titolare di una concessione da parte del Comune, che aveva chiesto negli scorsi giorni proprio alla Fise informazioni in merito ai lavori svolti nell’impianto senza però ricevere alcuna risposta, causando così l’avvio delle procedure, da parte dell’ente, di revoca della concessione.

“Apprendo questa notizia solo da un comunicato stampa – dice Giovanni Caramazza, presidente del Coni Sicilia – Quello che posso dire è che sono molto preoccupato, perché, oltre all’aspetto sportivo, all’interno della struttura ci sono diversi cavalli, degli animali che vanno tutelati. Non si va solo a fermare uno dei pochi impianti cittadini che funzionano. in questo caso si ha anche a che fare con degli animali scuderizzati che vanno accuditi, fatti muovere e camminare”.

“La struttura – continua Caramazza – era in attività e veniva regolarmente utilizzata sia per manifestazioni che per allenamenti, ma, ripeto, se da una parte sono dispiaciuto per il blocco dell’attività sportiva, dall’altra sono preoccupato per le sorti dei cavalli”.

Il comprensorio in sequestro è stato affidato in custodia giudiziaria al responsabile ai Rangers d’Italia, ente gestore della riserva naturale di Montepellegrino Il provvedimento di sequestro è stato firmato dal gip Dr Agostino Gristina su richiesta del pm Calogero Ferrara. Il legale rappresentante delle Spe, Ruggero Cassata di 60 anni è stato
raggiunto da avviso di garanzia.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI