Grinta e gioco offensivo |Ecco il calcio di Malesani

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04 Febbraio 2013, 18:59

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PALERMO – L’ennesima svolta di Zamparini comincia da Alberto Malesani. Il nuovo tecnico rosanero, personaggio dotato di grande temperamento, avrà l’arduo compito di provare a compiere il miracolo, ovvero salvare una squadra che al momento sembra spacciata. La serie B è ad un passo, l’allenatore veronese, con un debole per la produzione di vino, deve provare a giocarsi il tutto per tutto con un gruppo che appare allo sbaraglio.

Il successore di Gasperini comincia la sua avventura da allenatore sulla panchina del Chievo, per poi approdare alla Fiorentina e successivamente al Parma. Alla guida dei ducali ottiene risultati di indiscusso prestigio quali la conquista di una Coppa Italia, di una Supercoppa Italiana e di una Coppa Uefa. Dopodiché passa al Verona e in seguito al Modena, dove non riesce a lasciare il segno.

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Nel 2005 arriva l’esperienza all’estero, sulla panchina del Panathinaikos, club con cui conquista un secondo posto in campionato e una qualificazione alla Champions League. Nel gennaio 2007 approda a Udine, prendendo il posto di Giovanni Galeone. Dopo una breve parentesi all’Empoli, passa al Siena con cui sfiora una miracolosa permanenza in massima serie. In seguito viene ingaggiato dal Bologna, conquistando una tranquilla salvezza. Lo scorso anno Preziosi gli affida la panchina del Genoa. Parentesi sfortunata quella in Liguria: il mister veronese, infatti, viene esonerato ben due volte.

Adesso l’avventura sulla panchina del Palermo. Per quanto concerne il sistema di gioco, Malesani potrebbe puntare sul 3-5-2 o su un 3-4-3 che, anche a gara in corso, potrebbe trasformarsi in un 3-4-2-1 o in un 3-4-1-2. Ad ogni modo, moduli a parte, l’allenatore veronese dovrà lavorare soprattutto sull’aspetto psicologico, per tentare di compiere quella che al momento appare un’impresa eccezionale.

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04 Febbraio 2013, 18:59

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