Guarda chi si rivede, il Gasp |Con Zamparini non fu amore - Live Sicilia

Guarda chi si rivede, il Gasp |Con Zamparini non fu amore

Un passato glorioso da calciatore e una parentesi sfortunata sulla panchina rosanero nell'anno della retrocessione. Con il presidente un rapporto travagliato, sfociato in due esoneri che segnarono un distacco tra patron e tecnico. Ora il suo Genoa chiede strada al Palermo.

Calcio – serie a
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PALERMO – Ci sono storie che solo il calcio può raccontare. Quella di Gian Piero Gasperini e il Palermo è una di quelle radicate nel tempo e che, col passare degli anni, ha proposto incroci sempre nuovi e particolari. L’attuale allenatore del Genoa tornerà ad esempio al ‘Barbera’ domenica pomeriggio, in occasione della 31^ giornata di serie A, per sfidare quel club in cui da giocatore ha indossato la maglia rosanero (dal 1978 al 1983) e poi, appena due stagioni fa, ha anche guidato direttamente la panchina. Nella sfida con il Grifone, squadra con cui Gasperini ha raggiunto i risultati migliori da allenatore in massima serie, l’ex tecnico dei rosanero se la vedrà con un collega che ha avuto un percorso simile al suo ma che, all’ombra del Monte Pellegrino, ha avuto diversa sorte.

Beppe Iachini, rappresentante della generazione dei ‘Picciotti’ allenati da quell’Ignazio Arcoleo che fu compagno di mediana nel Palermo di Veneranda proprio con Gasperini, è riuscito infatti nell’impresa di tornare nel capoluogo siciliano da tecnico e conquistare ottimi risultati (vedasi la promozione immediata in serie A e l’attuale campionato nella massima serie a ridosso delle big). Idealmente proprio l’allenatore ascolano, a parte le parentesi delle gestioni Sannino e Gattuso, si è caricato sulle spalle l’annata della retrocessione che ha visto sfortunato protagonista in panca l’attuale tecnico dei rossoblu.

In quella stagione, che segnò il doloroso ritorno in B del Palermo dopo ben nove anni di militanza nella massima serie, Gasperini venne chiamato ben due volte dal presidente Zamparini (prima al posto di Giuseppe Sassino, successivamene Alberto Malesani) a risollevare le sorti un campionato nato male e poi finito peggio, posto poi essere sollevato dal suo incarico altrettante volte. Ma, nonostante quella sfortunata parentesi, il legame fra Gasperini e il pubblico di fede rosanero è rimasto intatto, alla luce proprio del passato che legava il tecnico alla società di viale del Fante. Come dimenticare, infatti, quelle quattro stagioni con i colori rosa in serie B con la finale di Coppa Italia raggiunta e poi persa con la Juventus al ‘San Paolo’ di Napoli nel 1979.

In quella gara, che tantissimi tifosi ricordano ancora come se si fosse giocata ieri, un giovanissimo Gasperini non entrò in campo ma dalla panchina sostenne i suoi compagni alla ricerca di quel trofeo scivolato poi via negli ultimi minuti e che, probabilmente, avrebbe cambiato la storia della società siciliana guidata in quegli anni dal ‘presidentissimo’ Renzo Barbera. Da quel 20 giugno a Napoli sono passati ben 36 anni e Gasperini, che nel frattempo ha girato le panchine di mezza Italia con alterne fortune, si ritroverà davanti ancora una volta quel rosa e quel nero, stavolta da avversario, così come già successo nella gara d’andata a ‘Marassi’. In quell’occasione finì con un pari per 1-1 pieno di spettacolo con due tecnici che giocarono a viso aperto, domenica c’è da aspettarsi una replica in grande stile.


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