Che sia stata un’intimidazione gli investigatori non hanno dubbi. Movente e autore restano, però, un mistero. Almeno per il momento.
Qualcuno ieri sera ha tagliato le gomme di cinque pullman turistici parcheggiati in via Messina Marine, a Palermo, davanti all’Hotel San Paolo. Le indagini, affidate ai carabinieri agli ordini del colonnello Giuseppe De Riggi, battono due piste. Potrebbe essere stato un parcheggiatore abusivo che non ha gradito che i pullman sostassero senza senza pagare dazio. Gli autisti, però, raccontano di non avere ricevuto richieste di denaro. Ecco perché la seconda ipotesi sembra la più accreditata: potrebbe essere stato un avvertimento nei confronti dell’albergo.
Non è un albergo qualunque. Negli anni novanta è stato confiscato ai fratelli Graviano. Fino a novembre scorso vi ha lavorato, come fattorino, Giuseppe Arduino. Poi, è finito in manette con l’accusa di avere gestito il clan di Brancaccio per conto dei vecchi capimafia.
Gli attuali gestori della struttura dicono di non avere ricevuto alcun avvertimento. Tra i tanti dubbi, le indagini partono da una certezza: non è stata la bravata di qualche ragazzino in cerca di emozioni nuove.
Gli autobus appartengono a tre aziende diverse, con sedi a Prato, Trapani e Catania. Chissà cosa avranno pensato i turisti dell’insolito fuoriprogramma.