LAMPEDUSA (AGRIGENTO)- “Purtroppo il falso scoop inventato da Libero sui ‘migranti che a Lampedusa hanno mangiato cani’ continua a circolare alimentando il pericoloso gioco dei fomentatori d’odio e di chi fa delle crociate anti-immigrazione la propria bandiera di propaganda politica. Credo sia arrivato il momento per il nostro Paese di dotarsi di una seria normativa per fermare le bufale e le fake-news, con sanzioni esemplari non solo per chi le pubblica ma anche per chi contribuisce a diffonderle”.
“Lo dice Totò Martello – si legge in una nota – (che scrive a riguardo un post su Facebook), sindaco di Lampedusa e Linosa, in riferimento ad un articolo pubblicato da ‘Libero’ nel quale si parla di migranti che a Lampedusa avrebbero mangiato alcuni cani”.
“Ormai sembra una gara a chi la spara più grossa – aggiunge il sindaco Martello – purtroppo però queste bufale provocano pesanti danni alla nostra isola, e di conseguenza all’economia locale. Mi aspetto una decisa presa di posizione anche da parte dell’Ordine dei Giornalisti: non è possibile tollerare che ci siano ‘professionisti’ che pubblicano roba del genere, mortificando la categoria degli operatori dell’informazione che deve essere fondamentale per la diffusione di conoscenza e verità. Serve una disciplina capace di arginare squallide menzogne confezionate ad arte – conclude Martello – altrimenti il giornalismo muore”.