CATANIA – Solo chi ha vissuto l’esperienza di considerare il cibo il più grande nemico può capire cosa si prova. Il disgusto del proprio corpo davanti allo specchio, la necessità di coprirsi il più possibile, il desiderio di scomparire sotto gli strati di vestiti, la lancetta della bilancia che non scende mai abbastanza, la sofferenza del non sentirsi accettati.
La colpa? Del grasso, di quella pelle in eccesso. Nessuno comprende. Nessuno capisce. Chi dice di amarti e invece continua a metterti cibo davanti alla faccia e ti chiede, ti prega, di mangiare.
È una malattia. Una patologia. Si chiama anoressia. C’è chi riesce a venirne fuori prima ancora che diventi irreversibile, c’è chi invece entra nel tunnel ed ha bisogno di sostegno umano e psicologico per uscirne. I disturbi dell’alimentazione sono ‘mali’ molte (anzi troppe) volte sottovalutati, ma che sono invece gravi. Possono anche portare alla morte.
E allora va alzato il muro dell’attenzione: è necessario parlarne, informare, sensibilizzare. Perché se c’è un campanello d’allarme bisogna intervenire immediatamente. Non c’è solo l’anoressia, ma anche la bulimia.
A Catania, dallo scorso 5 settembre, c’è un simbolo per la lotta ai disturbi del comportamento alimentare e contro i pregiudizi di chi è affetto da queste patologie. A piazza Montessori a Catania è stata inaugurata la prima panchina lilla. Un obiettivo raggiunto grazie al lavoro svolto dall’associazione onlus “Per Adriana” che dal 2013 si batte proprio per sensibilizzare sul tema.
La gladiatrice di questa realtà è Santa Alfonzetti, mamma di Adriana che purtroppo non ha superato la guerra contro l’anoressia. Ma quel dolore Santa lo ha trasformato in un percorso di impegno e vita. Affinché nessun altra ragazza vivesse lo stesso calvario della figlia.
L’associazione infatti ha lo scopo di promuovere iniziative e di coinvolgere le istituzioni nella conoscenza, prevenzione e contrasto dei disturbi alimentari.
“Non passa un solo giorno che io non pensi alle tue parole – scrive Santa su facebook ricordando la figlia Adriana – mamma nessun’altra ragazza deve soffrire tanto quanto io sto soffrendo a causa dell’anoressia. Dal 2013 – aggiunge – Il mio impegno dedicato all’ascolto delle famiglie che si rivolgono all’Associazione sarà per sempre”. La sua promessa è stata mantenuta. La panchina lilla è il regalo di compleanno di Catania ad Adriana.