La notizia è di quelle clamorose, giunta ieri nel tardo pomeriggio: la procura di Benevento ha richiesto il sequestro delle quote del Palermo Calcio e l’arresto del presidente Maurizio Zamparini a seguito di un’indagine durata quattro anni e avviata dopo un esposto per la costruzione di un centro commerciale. Il giudice per le indagini preliminari di Benevento però non ha accolto le richieste. Allora Il pubblico ministero ha presentato ricorso al tribunale del riesame che il prossimo 5 novembre si pronuncerà sulla vicenda.
Il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, per adesso in Egitto per lavoro, ha fatto sapere di essere tranquillo, e precisa che questa è una vicenda giudiziaria già nota a lui stesso e alle cronache beneventane e risalente ad oltre 4 anni orsono. Questa la replica del numero Uno di Viale del Fante: “Una vicenda triste, che rispecchia il nostro paese, una vicenda che non sta né in cielo né in terra. Una storia assurda per un centro commerciale, ma quando sarà tutto finito fra un mese farò una conferenza stampa e spiegherò tutto. Hanno addirittura richiesto il mio arresto ai domiciliari per un danno causato verso il comune di Benevento e il sequestro delle quote del Palermo Calcio (qui ride, ndr). Il Gip ha comunque rigettato tutto e adesso attendiamo la sentenza del Tribunale di Napoli, ma sono assolutamente tranquillo. Perché proprio a me? Fare gli imprenditori in Italia è difficile, è una scommessa. Queste vicende non toccano solo me, ma anche altra gente che investe in un paese sconnesso come l’Italia, un paese malato. Anche voi giornalisti sbagliate che assecondate tante cose, dobbiamo reagire, il paese sta male”.