I rischi del sesso | Boom di malattie - Live Sicilia

I rischi del sesso | Boom di malattie

A Roma il convegno di specialisti delle malattie sessualmente trasmissibili.

Un vero e proprio boom di casi di malattie sessualmente trasmissibili ha investito tutta l’Europa, ed in particolare l’Italia, durante gli ultimi due anni. Dall’epatite A, alla gonorrea, dal papilloma alla sifilide, passando per l’Aids, sono numerose e molto diffuse le patologie derivanti dal sesso, sebbene molti – come ha sostenuto più volte l’Nps, il network delle persone sieropositive – non abbiano idea di cosa siano e come avvenga il contagio.

Secondo i dati emersi in occasione della decima edizione di Icar, l’annuale conferenza di medici, ricercatori, specialisti e volontari sul tema, 3.426 (con una percentuale maggiore  in Lombardia e Lazio) sarebbero coloro che hanno contratto l‘epatite A durante l’anno scorso, nella sola Italia. Una malattia che colpisce il fegato e legata allo scarso igiene, che vede i rapporti sessuali (orali e anali) come una fra le più importanti fonti di contagio. I pazienti colpiti sono per lo più uomini adulti, di età compresa fra i 20 e i 54 anni, infettati- quasi sempre -da persone dello stesso sesso. Per prevenirla, esiste un vaccino già somministrato in Italia da alcuni decenni.

Durante il congresso, in corso in questi giorni a Roma, si è parlato anche di gonorrea, seconda malattia a trasmissione sessuale batterica nel nostro continente. Resistente agli antibiotici, il batterio della malattia (il gonococco) si sarebbe diffuso in circa 75mila pazienti in tutta Europa. Contagiata tramite contatto, colpisce principalmente l’apparato riproduttore, il retto e la faringe e può essere curata attraverso la penicillina e gli antibiotici. Fra il febbraio e il marzo di quest’anno, però, alcuni casi di Neisseria gonorrhoeae (questo il nome scientifico della patologia), emersi in Gran Bretagna e Australia, sono risultati resistenti ai farmaci.

Sempre nell’ambito dell’Icar, il direttore dell’unità operativa complessa delle malattine infettive, operante all’Università “La Sapienza”, Claudio Mastroianni, ha parlato anche di papilloma virus: “Tra le infezioni a trasmissione sessuale prevenibili con il vaccino, va considerata l’infezione da papilloma virus, agente responsabile del cancro della cervice uterina, della vulva, della vagina di tumori dell’ano, del pene e del cavo orale. La campagna di vaccinazione è indirizzata agli adolescenti di entrambi i sessi, preferibilmente intorno agli 11 e i 12 anni di età”. Il medico ha confermato il trend in positivo delle vaccinazioni in Italia e la quasi totale scomparsa della malattia in paesi come l’Australia dove, dall’alto tasso del 22,7% (nel 2005) si è passati all’1% nel 2015.

 

 


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