PALERMO – Record di “Tre spicchi” del Gambero Rosso per la pizzeria La Braciera dei fratelli Cottone, Antonio, presidente di Fipe Confcommercio Palermo, Roberto e Marcello. Un nuovo e prestigioso riconoscimento celebrato giovedì a palazzo Caracciolo, a Napoli. La Braciera, storica pizzeria di via San Lorenzo a Palermo, dopo aver riconquistato questa estate, per la seconda volta, il premio “Top 50 pizza”, ha ottenuto per la quarta volta consecutiva dal 2016 (2016-2017-2018-2019) i “Tre spicchi”, unica pizzeria in Sicilia. Quindi, secondo il Gambero Rosso, la migliore pizza siciliana si mangia a Palermo: La Braciera dei fratelli Cottone è stata l’unica palermitana, tra le 62 pizzerie di eccellenza in tutta Italia, a meritare i “Tre Spicchi”, il massimo punteggio, nella categoria Pizza all’italiana. Confermati i “Tre Spicchi” anche alla pizzeria Piano B di Siracusa. Per la prima volta i locali non vengono giudicati solo con spicchi e rotelle, ma a ognuno è assegnato un punteggio numerico che prende in considerazione la pizza, l’ambiente e il servizio. A riprova di come il mondo dell’arte bianca stia crescendo sempre di più. Oltre 600 i locali visitati, 62 i Tre Spicchi premiati e 10 le Tre Rotelle. ”Siamo davvero entusiasti per questo prestigioso riconoscimento – dice Antonio Cottone – se per la quarta volta il Gambero Rosso ci assegna i Tre Spicchi non può essere un caso. E siamo particolarmente felici che questa volta la valutazione abbia avuto tra i parametri anche il servizio, l’atmosfera e la capacità di accoglienza del personale di sala perché è ciò su cui da sempre puntiamo, infatti, crediamo che il lavoro di squadra sia il vero valore aggiunto in grado di fare la differenza. Per questo – aggiunge – desidero ringraziare prima di tutti i miei fratelli Roberto e Marcello con cui condivido il lavoro quotidiano nei due locali, quello storico di via San Lorenzo e La Braciera in Villa Lampedusa. Se abbiamo raggiunto questi traguardi lo dobbiamo alla passione del maestro pizzaiolo Daniele Vaccarella e a tutti i collaboratori che si impegnano per dare il massimo nel lavoro che fanno”.
(ANSA)