PALERMO – Berretto d’ordinanza e consueta grinta. Beppe Iachini, dopo aver regolato il Verona in casa sette giorni fa, inquadra il prossimo avversario, l’Inter di Roberto Mancini. Il calendario presenta la trasferta di ‘San Siro’ e il tecnico ascolano, come ci ha ormai abituto, morde il freno per non far filtrare alcun tipo d’emozione. Il suo Palermo si trova infatti quattro punti più avanti in classifica rispetto ai nerazzurri (30 rispetto ai 26 dei milanesi) ma Iachini ragiona come se si giocasse contro la prima in classifica. “Ci aspetta una partita difficile – esordisce il tecnico nella sala stampa del Tenente Onorato’ – ce la vedremo con una squadra molto forte e quindi servirà una partita perfetta da parte nostra. Sono fiducioso però che i giocatori che scenderanno in campo vorranno togliersi grandi soddisfazioni”.
Proprio sull’undici che scenderà in campo a San Siro il tecnico dovrà infatti dirimere qualche dubbio dell’ultima ora, in primis come sostituire l’infortunato Vitiello e lo squalificato Andelkovic in difesa. Iachini allontana però le paure: “Abbiamo un’emergenza ma confido sull’apporto di chi andrà in campo. Su un eventuale cessione di Terzi – ammette il mister rosanero – mi sono opposto perchè conosco come lavora Claudio e perchè con le cessioni di Munoz e Feddal non potevamo permetterci di perdere un altro elemento importante per la nostra squadra”.
Alla Scala del calcio potremmo vedere in campo i nuovi arrivati in casa Palermo. Iachini la pensa così: “Rispoli è un alter ego di Morganella e potrebbe sostituirlo. Su Ortiz invece c’è bisogno di lavorare per inserirlo bene. Maresca? Stiamo valutando il recupero perchè è uscito da un edema sotto l’osso che crea ancora fastidio”.
Tornando sul prossimo avversario: “L’Inter è una squadra di grande levatura, completa in tutti i reparti, che si è ulteriormente rafforzata a gennaio – ha detto Iachini, nella conferenza stampa della vigilia – Non dobbiamo abbassare la guardia. Sarà difficilissimo per noi batterli, ma ovviamente giocheremo per vincere”.
Iachini è uno che di attaccanti se ne intende e domani sera saranno a confronto proprio due sue “creature”. “Icardi lo conosco bene, l’ho lanciato io. Già quando era in Primavera faceva intravedere le sue grandi qualità – ha sottolineato – Per Dybala il percorso è stato diverso perché ho cambiato il suo utilizzo. L’ho messo prima punta perché mi sembra quello il suo ruolo, mentre qualcuno lo vedeva più trequartista”.
I numeri giocano a fare dei nerazzurri. Il Palermo non ha mai vinto a Milano contro l’Inter. “I numeri contano poco – ha spiegato – non dobbiamo affidarci alla cabala, né al fatto che l’Inter è in calo. Dobbiamo giocare comunque una partita perfetta per batterli, senza pensare ad altro”.
