PALERMO – E’ in lacrime Altofonte, dove in tanti conoscevano Manfredi. Oggi il piccolo centro alle porte della città si è stretto intorno ai familiari del giovane campione di atletica leggera, che due giorni fa ha perso la vita in un tragico incidente.
L’ultimo saluto nella chiesa di San Giuseppe Piano Maglio, proprio ad Altofonte, dove Manfredi Sala abitava col papà Nicola, la mamma Elisabetta ed il fratello minore. Un dolore straziante, che ha gettato nello sconforto l’intero paese: amici, parenti, conoscenti e decine di commercianti si sono uniti stamattina al corteo che ha accompagnato il feretro fino alla chiesa.
“Non doveva succedere – dice Rossella, un’amica di Manfredi – è assurdo, è impossibile credere a questa realtà”. Il ragazzo aveva soltanto 17 anni. Martedì mattina era andato a fare una passeggiata in bici con un suo coetaneo, avevano percorso un lungo sentiero a Pizzo Orecchiuta, una zona insidiosa tra la via Villagrazia ed Altofonte.
Quando si è trovato di fronte al tratto roccioso che non poteva essere attraversato con la dueruote, avrebbe deciso di proseguire a piedi, arrampicandosi. Ma un costone avrebbe ceduto, fino a provocare un terribile volo di circa settanta metri. Un impatto fatale con il suolo, che non ha lasciato al giovane studente dell’Industriale Vittorio Emanuele III che amava lo sport.
Nella chiesa gremita, oggi, si sono alternate lacrime e rabbia. L’ultimo saluto a Manfredi, con palloncini bianchi ed applausi: “Era una promessa dello sport palermitano – dice Francesco – amava il salto con l’asta, era il suo futuro. Questa tragedia lo ha strapapto a tutti noi e alla sua passione più grande”.