Stamattina è stato proclamato il nuovo consiglio comunale di Palermo. La convocazione sarà fatta entro 10 giorni da oggi dal consigliere più anziano per voti (che risulta essere Giulio Tantillo della lista del PdL con 2.710 preferenze) che presiederà anche la prima seduta. Fino all’atto dell’insediamento, resta in carica il vecchio Consiglio Comunale eletto nel 2007. “Esprimo i miei auguri di buon lavoro ai neo consiglieri che sono stati proclamati nella giornata odierna. Sono certo che svolgeranno il loro difficile e importante compito nell’esclusivo interesse della città e dei cittadini”. Ha affermato in una nota il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando che ieri aveva lanciato l’allarme sui ritardi nell’approvazione del bilancio. L’Aula è stata così convocata per oggi alle 15.
Fino a ieri, però, del bilancio non si era ancora parlato. Sala delle Lapidi ha infatti approvato (in tempi biblici) gli atti propedeutici, ma non ha nemmeno cominciato la discussione sulla manovra, visto che è stata presentata una pregiudiziale per la presenza in Aula della nuova giunta che ha di fatto impantanato il consiglio.
“La reiterata farsa ostruzionistica di alcuni consiglieri del centrodestra – afferma Alberto Mangano (Idv) – ieri ha avuto fine. Dopo due ore di un inutile dibattito, per respingere una pregiudiziale che chiedeva la presenza in aula dell’assessore al bilancio della nuova giunta, ho deciso insieme al collega Paolo Caracausi di staccare la spina facendo mancare il numero legale. Il bilancio di previsione, la cui paternità è ascrivibile ad un’amministrazione che in cinque anni è stata solo capace di compiere danni, poteva ricevere soltanto un voto tecnico dal vecchio consiglio. Questa valutazione era già stata fatta, prima delle elezioni, dalla conferenza dei capigruppo“.
“Il sindaco mi ha chiamato – dice Campagna – chiedendomi di convocare l’Aula. Io l’ho fatto e ho invitato anche il vicesindaco e assessore al Bilancio, Ugo Marchetti”. Una convocazione urgente e singolare, visto che cade di sabato: l’ultima volta che Sala delle Lapidi si è riunita per un prefestivo risale al 30 aprile del 2011, quando si votò la proroga a Gesip per evitare che le manifestazioni di piazza mandassero in tilt la città. Scenari che potrebbero ripetersi anche domani, con i lavoratori che tenteranno di fare pressione sui consiglieri per esitare la manovra.
“Il non avere approvato il bilancio è un fatto gravissimo – dice il capogruppo del Pdl, Giulio Tantittlo – la città ha bisogno dello strumento finanziario per poter tentare di ripartire con serenità. Mi appello alla responsabilità di tutti i consiglieri, sono nettamente contrario ad ogni forma di ostruzionismo, non è più tempo di fare la guerra ai mulini al vento. Mi auguro che i consiglieri tutti siano presenti per approvare un bilancio che non è né di Cammarata né di Orlando, ma è il bilancio che attendono i lavoratori e la città che produce”.
AGGIORNAMENTO
Il governo vara una proroga per l’approvazione del bilancio, che viene così spostato al 31 agosto. Una circostanza che fa venire meno la necessità e l’urgenza di un’approvazione immediata della manovra. Ormai, però, fanno sapere da Palazzo delle Aquile, è troppo tardi per annullare la convocazione del consiglio. “E’ da irresponsabili – dice Giuseppe Milazzo (Pdl) – approvare il bilancio in questo modo, visto che si tratta di un bilancio che non rispecchia una chiara volontà della nuova amministrazione. Vista la proroga, la nuova giunta avrà tutto il tempo di apportare le necessarie modifiche che le consentirà di mantenere gli impegni assunti in campagna elettorale. Infine sottolineo la figuraccia che hanno fatto coloro che hanno collegato gli stipendi dei lavoratori Gesip all’approvazione del bilancio, testimoniato dal fatto che la Regione ha già risolto il problema dei pagamenti…”.
