PALERMO – Erano accusati di avere inscenato un incidente per truffare la compagnia di assicurazione. Un automobilista e l’uomo che aveva travolto con la macchina sono stati assolti. Non ha retto l’ipotesi che avessero spacciato un infortunio su un campo di calcio a 5 per le conseguenze dell’impatto in strada.
I fatti sono del 2011. Otto mesi dopo l’incidente la compagnia Axa riceve una richiesta di liquidazione del danno. La tempistica insospettisce l’assicurazione che avvia gli accertamenti e scopre che il ferito, il giorno dell’incidente, aveva disputato una partita di campionato. Nel referto arbitrale consegnato alla Lega risulta che la vittima dell’investimento è uscita dl campo per infortunio. La lesione del collo del piede, refertata in ospedale dopo l’investimento, è compatibile con una partita di calcio. Parte così la denuncia per truffa.
Al processo la Procura ha chiesto una condanna a anno e nove mesi per l’automobilista e a un anno e mezzo per il giocatore. Ed invece il Tribunale presieduto da Antonina Bucchieri ha mandato assolti entrambi gli imputati perché il fatto non sussiste.
Deve avere fatto breccia la linea difensiva degli avvocati Dario Falzone e Antonino Ganci, che hanno fatto emergere alcune lacune nella ricostruzione. Non c’erano relazioni mediche e perizie sulla dinamica che facessero propendere né per l’investimento né per il fallo da gioco. L’arbitro, chiamato a testimoniare, ha spiegato di essersi limitato ad annotare la sostituzione. Di certo non è un medico e non poteva stabilire il profilo sanitario della vicenda.