Castiglione e l'Antimafia, Cracolici: "Non resterà nella commissione"

Castiglione e l’Antimafia, Cracolici: “Non resterà nella commissione”

L'organo parlamentare presto a Catania
L'INCHIESTA
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PALERMO – “La seduta di oggi arriva all’indomani di un fatto che ha creato qualche elemento di imbarazzo da parte dell’Antimafia, per le vicende che hanno riguardato un componente di questa commissione, che non è un luogo di impunità o di immunità. Abbiamo appreso che lui ha intenzione di dimettersi dall’Antimafia e ad ogni modo già la commissione ha avviato le procedure per la sua decadenza da suo componente”. Così il presidente dell’Antimafia regionale, Antonello Cracolici, durante la seduta della commissione convocata nella sede dell’Ordine dei giornalisti a Palermo.

L’arresto di Castiglione

Cracolici ha parlato dell’arresto di Giuseppe Castiglione, deputato dell’Mpa e componente della commissione Antimafia all’Ars, arrestato dai carabinieri del Ros ieri a Catania per voto di scambio nell’ambito dell’operazione Mercurio dei carabinieri coordinata dalla Dda etnea contro la ‘famiglia’ Santapaola-Ercolano, ai vertici di Cosa nostra. “In Sicilia la politica incrocia la criminalità nei territori. Non so se è la criminalità che cerca la politica o viceversa”.

E ancora: “Cosa nostra attraverso i suoi referenti territoriali, ha sempre avuto l’interesse a costruire un sistema di relazione con tutto il sistema pubblico istituzionale e con la politica. Attraverso questo condizionamento ha un valore reputazione attrattivo per tutti coloro che si rivolgono ai mafiosi per risolvere i propri problemi”.

L’Antimafia a Catania

Cracolici ha poi annunciato: “Abbiamo deciso di avviare un’audizione diffusa, in tutta la Sicilia, partendo da Catania. Abbiamo concordato, qualche giorno fa, insieme al prefetto, a Catania, il 13 marzo, un incontro con le forze dell’ordine, con i magistrati e con i sindaci. La commissione cerca di tenere i fari accesi per richiamare ad una responsabilità supplementare le classi dirigenti che governano i territori, perché è lì che si gioca la partita sulla capacità o meno di isolare i mafiosi nei territori”.


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