Ettore Artioli, ex vicepresidente di Confindustria con delega per il Mezzogiorno, si è autosospeso dall’associazione degli industriali. Il gruppo Venti, che presiede, aveva affidato la ristrutturazione dell’ex Manifattura tabacchi di Palermo alla Aedilia Venusta, ditta di Vincenzo Rizzacasa, imprenditore recentemente arrestato e già sospeso da Confindustria, il quale aveva rapporti con i costruttori Sbeglia, condannati per mafia. Artioli, che non risulta indagato, secondo Repubblica-Palermo ha assunto la decisione autonomamente.
Rizzacasa lo scorso anno chiese di iscriversi all’associazione Addiopizzo, da cui sarebbe stato espulso poco dopo, e sarebbe stato proprio Artioli ad accompagnarlo, sviato dalla strategia antimafia dell’imprenditore. Ma l’espulsione, decretata formalmente, non venne resa nota. I primi sospetti di Artioli nascono quando viene negato di esporre in un cantiere il logo di Addiopizzo. A quel punto – ha spiegato l’ex vicepresidente di Confindustria ai magistrati – il gruppo Venti interrompe il rapporto di lavoro con Rizzacasa e si apre un contenzioso. Artioli ha sottolineato che ”è difficile per gli imprenditori riuscire ad avere elementi chiari: fino a due mesi fa la Aedilia Venusta ci ha inviato regolarmente il certificato antimafia”.
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