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“Il centrosinistra torni a parlarsi, basta con le fughe in avanti”

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05 Gennaio 2022, 05:54

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PALERMO – “Il centrosinistra a Palermo può vincere, ma deve cambiare registro: chiedo a tutti di fermarsi e prendere fiato, le fughe in avanti non aiutano nessuno”. Parola di Toni Sala, assessore comunale ai Cimiteri e al Patrimonio, tessera del Pd in tasca. “Al momento vedo troppi candidati a sindaco, quasi come se ognuno guardasse al proprio giardino mentre non sento parlare dei temi come i rifiuti, i conti, il nuovo cimitero, le infrastrutture – dice Sala a Livesicilia – Non possiamo limitarci a parlare di formule politiche, bisogna capire che città immaginiamo partendo dalle cose positive e dagli errori commessi in questi anni”.

Mentre nel centrodestra il dibattito sembra essersi spento, a sinistra è più vivo che mai: Fabio Giambrone chiede le primarie, Giusto Catania ribatte che si deve partire dal perimetro della coalizione, Mariangela Di Gangi è pronta a candidarsi a prescindere, il Pd punta su Micari capolista…
“Ognuno ha le sue legittime ambizioni, per carità, ma non capisco perché parlarsi tramite i giornali anziché convocare un vertice di coalizione, ammesso che sia chiaro quale sia la coalizione. Per questo chiedo a tutti di fermarsi, fare un bel respiro e tornare a parlarsi, evitando di continuare con uno spettacolo che non è edificante e rischia di disorientare i palermitani”.

Il nodo è il nome del sindaco…
“Certo, quello è fondamentale, ma dovrebbe essere un punto di arrivo rispetto a un percorso che è già in ritardo. Partiamo dall’idea di città che vogliamo e facciamolo senza ricorrere agli slogan, ma andando sul concreto e riconoscendo gli aspetti positivi, che sono tanti, e anche i limiti di questa esperienza amministrativa”.

A sinistra vengono posti dei paletti, fra cui il mantenimento dei servizi nella sfera pubblica…
“Quando la Rap si rivolge ai privati per farsi aiutare a raccogliere l’immondizia o quando mettiamo a bando la manutenzione strade, abbiamo già nei fatti aperto al mercato e non mi pare sia finito il mondo. Dobbiamo essere pragmatici e decidere cosa fare di Bellolampo, come aumentare la differenziata, come mantenere l’equilibrio economico di Amat, il resto è propaganda e non basta. Dire che il pubblico è efficiente e il privato non lo è o addirittura nasconde il malaffare… è un’impostazione ideologica vecchia e scollegata dalla realtà. Un servizio deve essere economico,  efficace ed efficiente soddisfacendo i bisogni della collettività e quindi di ognuno di noi, mica vivo su Marte… Al cittadino che paga le tasse interessa poco se il servizio è pubblico o privato, interessa semmai se gli autobus arrivano in orario o se la città è pulita. Certo, il ricorso al privato va accompagnato da un rigido controllo”.

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Cosa serve allora?
“Pensare che tutti i problemi della città siano dovuti al Covid è un errore, sono stati commessi degli sbagli e bisogna correggere la rotta scrivendo un programma che sia in continuità con le sindacature di Orlando ma porti anche elementi di novità”.

Per esempio?
“Bisogna investire di più sul personale, altrimenti qualunque ipotesi di ripresa è pura utopia; ci sono i progetti del Pnrr da presentare ed è impensabile che qualche funzionario a tempo determinato sia sufficiente. Il sindaco Orlando ha fatto un miracolo riuscendo a ottenere i soldi per evitare il dissesto a Palermo, ma adesso bisogna rilanciare con un progetto sulla città del futuro che preveda anche concorsi e assunzioni di personale qualificato e a tempo indeterminato. Evitare il dissesto economico per cadere in quello funzionale non servirebbe a niente. Poi c’è il tema della sicurezza, non solo reale ma anche percepita da parte dei cittadini che hanno bisogno di sentirsi più sicuri; e ancora una gestione moderna dei rifiuti, la cura del decoro, la manutenzione di strade e marciapiedi, gli uffici pienamente funzionanti. Infine serve una rinnovata attenzione per chi è più in difficoltà, realizzando una città ancora più solidale”.

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Primarie sì o primarie no?
“Io sono favorevole alle primarie, ma se servono a scegliere fra programmi e idee e non semplicemente fra le persone. Segnalo però che siamo già in enorme ritardo e quindi bisogna decidere ora se farle o meno”.

Il Pd candiderà Micari capolista…
“Quella di Micari è una scelta coraggiosa e molto generosa, è stato il candidato presidente alle ultime Regionali e non era scontato che accettasse di presentarsi alle Comunali come consigliere, anche se sarebbe un profilo spendibile pure come sindaco. Sarà una bella sfida per tutti”.

Pare scontato ormai che il Pd e gli orlandiani faranno due liste separate… lei dove si candiderà?
“Sono un iscritto del Pd, mi sembra naturale candidarmi lì”.

Aprire ai moderati oppure no?
“Credo che la coalizione formata dal Pd, dal M5s e dalla sinistra vada rafforzata: se vogliamo avere una chance bisogna aprire al centro e ai moderati, seppur con paletti ben precisi. Questa è la mia idea e sarei ben felice di confrontarmi con gli altri, se solo ci fosse un luogo deputato a farlo”.

Lei si occupa di Cimiteri, diventati simbolo dei limiti di questa Amministrazione…
“Ho accettato un compito molto difficile che nessuno voleva e l’ho fatto come atto d’amore per la mia città. Ci sono tanti problemi, stiamo provando a superarli e mi auguro, da qui a qualche mese, di poter ridurre significativamente il numero di salme in attesa grazie ai 424 loculi temporanei. Detto questo, torniamo al punto di prima: come immaginiamo la Palermo di domani? E’ chiaro che non bastano i loculi ipogei e nemmeno un nuovo campo di inumazione, bisogna costruire il nuovo cimitero e bisogna anche capire con quali risorse. Ringrazio il Parlamento nazionale per l’attenzione rivolta a questo tema, mi sarei aspettato lo stesso da quello siciliano ma non è andata così”.

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Pubblicato il

05 Gennaio 2022, 05:54

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