“Il Consiglio di giustizia amministrativa, confermando la decisione del Tar, ha respinto il ricorso che la società Novamusa aveva presentato nei confronti della Regione e dunque possono ripartire i bandi per l’affidamento ai privati dei servizi aggiuntivi per i beni archeologici e culturali siciliani”. Lo scrive, in una nota, l’ufficio stampa della presidenza della Regione siciliana. Soddisfatto l’assessore dei Beni culturali e dell’identità siciliana, Sebastiano Missineo. “Il pronunciamento del Cga – spiega – ci consente di chiudere, entro fine mese, le procedure di gara e procedere all’assegnazione provvisoria dei lotti. Ringrazio l’avvocatura dello Stato, che ha operato di concerto con l’amministrazione, per ottenere questo risultato, che ci ha consentito di evitare di rendere inutile il grande lavoro svolto e di vanificare i nostri sforzi per rilanciare l’immenso e unico patrimonio culturale della Sicilia”. “Ai bandi hanno partecipato le più grandi aziende del settore – conclude – che gestiscono i più importanti siti e musei in Italia e che sono pronte a investire in Sicilia. Questa sinergia di gestione pubblico-privato renderà possibile una migliore valorizzazione dei nostri beni culturali e, allo stesso tempo, produrrà un forte ritorno economico per la Regione”.
Il Cga respinge il ricorso
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