PALERMO – Il Comune incassa 51 milioni di euro tra Tari e Imu in appena cinque mesi: sono questi i risultati annunciati da Palazzo delle Aquile e si riferiscono al periodo che va da gennaio a maggio. Una cifra superiore di 12 milioni rispetto al 2017, di cui nove milioni di sola tassa sui rifiuti, anche se è bene precisare che i contribuenti hanno pagato cartelle anche più antiche. Altri tre milioni arriveranno invece da chi ha rateizzato in seguito all’avviso di accertamenti.
Per il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore Antonino Gentile “è importante che i cittadini comprendano che, soprattutto per quanto riguarda la Tari, la puntualità e regolarità dei pagamenti è condizione essenziale per la qualità dei servizi, perché la legge impone che tutto il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti sia pagato tramite questa tassa. In questi anni il Comune ha sempre mantenuto l’impegno di tenere il costo del servizio al minimo possibile, ma è necessario che tutti paghino perché tutti possano pagare di meno”.
“L’approccio dialogante, ma fermo dell’Amministrazione – concludono Orlando e Gentile – sta permettendo a tanti che avevano avuto effettive difficoltà a pagare di mettersi finalmente in regola, e allo stesso tempo permette di individuare con chiarezza coloro che pensano di poter evitare il pagamento, che però così vanno incontro a sanzioni ben più pesanti”.