06 Novembre 2012, 11:17
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CATANIA – Un femminicidio ogni due giorni. Un allarme sociale, un problema politico. Alla luce di questa situazione le donne della Cgil e dell’Udi (Unione Donne Italiane) chiamano a raccolta associazioni, partiti, sindacati e istituzioni in vista del 25 Novembre. Quest’anno, infatti, la giornata mondiale contro la violenza maschile sulle donne assume un significato ancora più forte. Per questo le donne della Cgil e dell’Udu propongono una partecipazione massiccia e la costruzione di una mobilitazione partecipata, trasversale, che lanci un percorso comune di donne e uomini. Un modo per responsabilizzare gli uomini e per affermare che il femminicidio è a tutti gli effetti un problema politico.
“Bisogna costruire – spiegano le partecipanti – una forte reazione culturale, sociale e politica contro questa sequenza di violenza e sopraffazione. Una strage continua che si somma all’altrettanto insopportabile elenco di stupri, di violenze domestiche e di molestie sessuali nei luoghi di lavoro. C’è bisogno di un impegno significativo a partire dalla scuola – concludono – perché è proprio da questa che le giovani generazioni possono determinare le forme di una possibile cultura di convivenza civile non violenta fra uomini e donne”.
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06 Novembre 2012, 11:17