CATANIA – Un altro presunto episodio di violenza. Una storia atroce quella raccontata questa mattina sulle colonne de La Sicilia, che ha creato molta indignazione nell’opinione pubblica catanese. Secondo la ricostruzione del quotidiano regionale che ha raccolto la testimonianza di un ex vigile urbano una donna e una figlia di sei anni sarebbero state rapinate e violentemente aggredite. I fatti sarebbero accaduti qualche giorno fa, intorno alle 18,30 del pomeriggio. La donna – secondo la ricostruzione – stava percorrendo una delle strade del rione Pigno dopo aver fatto shopping al centro commerciale Le Porte di Catania. All’improvviso si sarebbe abbattuta in un falso incidente. Uno scooter Liberty 150 sull’asfalto e accanto due ragazzi che si sarebbero finti feriti. La giovane mamma si sarebbe fermata per prestare soccorso ma i due giovanotti si sarebbero scaraventati su di lei strappandole anche i vestiti. A questo dopo aver schiaffeggiato la figlia di 6 anni le avrebbero derubate di 70 euro e delle colannina che la piccola portava al collo. Qualche minuto dopo attirato dalle urla delle vittima sarebbe arrivato l’ex poliziotto della Municipale che avrebbe chiamato i familiarie le avrebbe aiutate. La donna che abiterebbe nella zona non avrebbe voluto denunciare la rapina, sempre secondo il racconto dell’ex vigile urbano, perché spaventata da possibili ripercussioni.
Sia la polizia municipale che la Questura di Catania, contattati da LiveSicilia, non sanno fornire indicazioni utili sui fatti raccontati questa mattina su La Sicilia. Si sta procedendo ad effettuare le dovute verifiche. Quello che lascia un po’ l’amaro in bocca è che i fatti non siano stati denunciati, soprattutto visto il coinvolgimento di un ex agente della polizia municipale. Quindi un uomo delle istituzioni. Per questo motivo, ancora una volta, dalla Questura tengono ad evidenziare l’importanza della denuncia dei cittadini, sia come vittime che come testimoni di un reato.
Anche il vice sindaco Marco Consoli esorta i cittadini a denunciare ed evidenzia che al momento non ci sono riscontri alla notizia. “Bisogna verificare la fondatezza di quanto riportato sul giornale – dice Consoli. L’episodio se accertato resta grave e mi fa rinnovare l’appello ai cittadini: denunciare sempre per non rischiare di essere involontariamente complici di questi fatti inqualificabili”, dichiara.

