PALERMO – Evidentemente 980 mila euro erano troppo pochi. Perché il bando per il noleggio di cinque auto blu, cinque “grandi berline blindate” destinate al presidente della Regione, è andato deserto. Era stato pubblicato dal dipartimento della Funzione pubblica lo scorso gennaio, ma a quell’avviso non ha risposto nessuno. Non è servita a niente neanche una trattativa privata tra una società e l’amministrazione regionale, che dopo un negoziato è andata a monte.
Scaduto il contratto di leasing delle “vecchie” quattro auto blindate del governatore, insomma, la Regione ha pensato di prenderne a noleggio una in più: cinque (appunto) in tutto. Una di queste volerà addirittura a Bruxelles, nell’ufficio della Regione, dove sostituirà quella attualmente a disposizione dell’ufficio di Rue Belliard, in attesa delle visite del presidente Crocetta. Un’altra, invece, sosterà nel parco auto dell’ufficio regionale di Roma e tre, infine, resteranno nell’Isola e accompagneranno Crocetta e la sua scorta in giro per la Sicilia.
Ma, stavolta, il prezzo cambia. Se poco meno di un milione di euro non è bastato ad allettare nemmeno una società concessionaria di auto blindate, potrebbe essere più interessante la nuova base d’asta proposta dall’amministrazione: 1 milione e 440.000 euro per un contratto di noleggio della durata di 48 mesi, 6 mila euro al mese per ogni auto blu. Più Iva.
Una spesa necessaria, secondo il governatore: “Sono una delle persone più a rischio di vita in Italia” aveva detto qualche mese fa ai microfoni di Skytg24, rispondendo alle accuse di aver incrementato il numero di auto. “Per le auto blu noi paghiamo gli affitti – aveva detto Crocetta – , che non sono stati aumentati”. Un’auto in più, però, in realtà c’è. E il presidente tagliò corto, già allora: “Va bene, se debbo crepare per fare il presidente della Regione a piedi, farò questo sacrificio”.
La cifra totale del noleggio sarebbe giustificata dal fatto che il dipartimento è a caccia di auto super accessoriate. Cilindrata compresa tra i 2.900 e i 5.000 cc, potenza non inferiore ai 300 cavalli, alimentazione a benzina o a gasolio, carrozzeria berlina, tre volumi, cinque posti, comandi al volante, sensori di parcheggio in retromarcia, interfono, climatizzatore, autoradio, navigatore satellitare integrato con cartografia del territorio italiano ed europeo, vetri laterali e lunotto oscurati, retrovisori esterni azionabili su entrambi i lati dall’interno, telecomando blocca porte e copertura assicurativa kasco, incendio e furto.
E la storia delle auto blindate del presidente era stata sollevata già qualche mese fa anche da autorevoli esponenti politici. E’ il caso del presidente della Commissione antimafia all’Ars Nello Musumeci che aveva puntato l’indice soprattutto sulla bilandata destinata agli uffici di Bruxelles. “Il governatore – disse Musumeci – avrebbe da poco fatto arrivare a Bruxelles anche un’auto blu, costretta però a restare ferma nel garage perché non c’è ancora l’autista (altre 80mila euro circa) e non c’è neppure il presidente della Regione da trasportare. Come fa Crocetta a non rendersi conto della inopportunità politica di questa sua iniziativa? La politica dei tagli, per Crocetta, vale fino allo Stretto di Messina”.
Una scelta inopportuna, secondo Musumeci. Specie di questi tempi. E del resto, blindata o meno, l’auto blu, simbolo per eccellenza della casta, è spesso finita al centro di polemiche. In quest’ultimo caso, però, quantomeno non è detto che le auto saranno blu. Nel capitolato di spesa, infatti, è specificato che il colore è “da concordare con l’amministrazione”. Fatto questo, la gara si concluderà il prossimo 4 giugno. Con buona pace di chi, le auto, voleva ridurle.
