Sono stati arrestati in flagranza di reato due uomini del pizzo che estorcevano denaro a un panificio e a un pub di piazza don Bosco, nella zona residenziale della cittĆ . Si tratta di Aurelio Valguarnera, 54 anni, nato ad Agrigento ma residente da anni a Palermo, e Ignazio Romano, 47 anni. Entrambi giĆ noti alle forze dell’ordine, in particolare, nella fedina penale di Valguarnera ci sono giĆ i reati di spaccio di stupefacenti ed estorsione.
Nel suo appartamento di Barcarello, a Sferracavallo, sono in corso le perquisizioni della polizia che sta indagando per risalire a un eventuale clan mafioso di appartenenza. Stesso iter per Romano, al setaccio la sua casa di fondo La Manna, alla Noce.
Una vera e propria estorsione in tempo reale quella che ĆØ costata la cella ai due uomini del racket: i poliziotti del commissariato LibertĆ li hanno individuati proprio mentre stavano per ritirare i soldi dai titolari degli esercizi. Quest’ultimo aveva inaugurato soltanto sei mesi fa e subito dopo l’apertura aveva deciso di aderire ad Addiopizzo.
La denuncia della titolare del panificio ĆØ stata effettuata alla poliziaĀ nel momento in cui gli estorsori sono stati individuati, mentre quella del proprietario del locale, risale soltanto a ieri.
Indagini ed arresto in tempi record, insomma, visto che ā come spiega la dirigente del commissariato LibertĆ ā Rosa La Franca, la polizia ĆØ arrivata ai due estorsori nel giro di 48 ore. āLe denunce aumentano ā spiega ā e i dati ci incoraggiano perchĆ© rappresentano la fiducia che le vittime del pizzo hanno nelle forze dell’ordine.Ā Adesso, sui due arrestati, continueremo ad indagare per capire se c’erano altre estorsioni in atto e nei confronti di quali commerciantiā.
Commercianti che si sono dimostrati disponibili alla collaborazione, conducendo ad un successo che rende soddisfatti i ragazzi di Addiopizzo: āGli esercenti che denunciano non sono più soli ā afferma Daniele Marannano ā e pensare che gli arresti di oggi coincidono con l’inizio della nostra festa al Giardino Inglese, ci rende particolarmente feliciā.
onore ad addio pizzo….spero che la crisi che incombe induce i commercianti a denunciare…
Si arresti clamorosi, peccato che non facciano altrettanto scalpore le facili scarcerazioni, come quella dei taglieggiatori della vicenda della rivendita del Tribunale!
I cittadini mettono in gioco la propria pelle denunciando, ma se poi li scarcerano subito, lo sconforto prende il sopravvento!
QUESTI QUI TUTTI IN GALERA!!!
Ma come si fa ad avere il coraggio di denunciare ,se la polizia arresta gli estortori in flagranza di reato e dopo appena una settimana i signori magistrati li scarcerano ????
Bravi addiopizzo e i commercianti che hanno denunciato!
Con le nuove tecnologie investigative questi mafiosi parassiti non hanno più come nascondersi.
Ma perchĆØ la pena dev’essere “sospesa”? PerchĆØ non eliminare la sospensione della pena per reati particolarmente odiosi come l’estorsione?
Mi pare doveroso, visti i vari post, informare che il reato di estorsione (ammesso e concesso che sia l’unico reato contestato ai dui arrestati)prevede una pena da cinque a dieci anni. Per cui mi sembra improbabile (anche a voler concedere le circostanze attenuanti) una sospensione condizionale della pena, la quale può essere concessa per una pena non superiore a 2 anni(art. 163 c.p.).
Quindi, ogni caso ĆØ a sĆØ. Non bisogna generalizzare. Le cronache degli ultimi anni ci hanno dimostrato che le pene per il reato di associazione mafiosa ed estorsione sono molto pesanti. Lode, in ogni caso a chi ha avuto il coraggio di denunciare.
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Purtroppo i magistrati devono attenersi alle leggi e quest’ultime sono sbagliate i magistrati hanno le mani legate. Massima solidarietĆ ai magistrati ed alle forze dell’ordine sopratutto a quelli che non spettacolarizzano il loro lavoro preferendo restare nell’ombra.
@REDAZIONE
se è vero quello che dicono @bendicò e @meglio così, per favore potreste approfondire la notizia?
Quando si dice Informazione. Con la I maiuscola!
Leggo che gli estortori del tabaccaio del Tribunale sono giĆ fuori, se cosƬ fosse sarebbe l’ennesima beffa per le vittime e l’ennesimo regalo per i delinquenti, cosa questa che in questo Paese incivile ĆØ ormai all’ordine del giorno.
I due animaletti spediamoli a Parma accanto alla cella del loro “modello” capo animale.
Incrociamo le dita e speriamo che anche in questo caso non ci sia un altro “errore umano”.
Nella speranza che non escano subito per qualche “vizio di forma” (ovvero qualche errore commesso da un onnipotente ed impunibile magistrato!!!)
dovrebbero metterli in gabbia con un’ampia dotazione di sacchetti a disposizione
ovviamente se ci sono prove concrete della colpevolezza
Sarò privo di pietĆ umana, ma mi auguro che crepino all’istante!
W addio pizzo!!! Per i taglieggiatori metteteli in galera e buttate le chiavi!! Sono la feccia della societa’!!
Da un lato un sistema legale-giudiziario che fa acqua da tutte le parti (la famosa “culla del diritto”), dall’altro – tranne qualche voce nel deserto – un forcaiolismo che fa paura… Ma un po’ di sana “via di mezzo” no, eh? Questi qui bisogna batterli con mezzi legali, non con prepotenze uguali e contrarie a quelle da essi esercitate.
@ redazione scusate ma potrei sapere perché sono stato censurato? Sono stato per caso troppo duro con gli estortori? Non ho scritto parolacce non sono stato scurrile perché non è stato pubblicato il mio commento? Vorrei capire.
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