16 Settembre 2019, 16:43
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Con la formalizzazione delle dimissioni da deputato regionale del neo viceministro Giancarlo Cancelleri, Palazzo dei Normanni dovrà adesso affrontare la questione relativa alla sua sostituzione. E sciogliere il nodo potrebbe essere pratica non semplice. Toccherà al presidente dell’Assemblea Gianfranco Micciché convocare la commissione verifica poteri, che presiede, per affrontare il tema. C’è una certa dose di incertezza sulla soluzione, perché Cancelleri è stato eletto all’Ars come migliore perdente tra i candidati alla presidenza della Regione. E la legge elettorale dell’Ars, che ovviamente regola i casi in cui un deputato cessi dal suo mandato e va sostituito, su questo particolarissimo caso presenta una lacuna e non ha una norma chiara.
Cancelleri era anche candidato nel collegio di Caltanissetta. Se fosse stato eletto lì, no ci sarebbero dubbi, il suo seggio andrebbe alla prima dei non eletti di quella provincia, cioè Ketty Durante. Ma il seggio di Cancelleri è scattato invece perché il grillino è stato il candidato a Palazzo d’Orleans più votato dopo il presidente della Regione eletto, Nello Musumeci. E allora qualcuno ipotizza che bisognerebbe invece scorrere il listino dei 5 Stelle per sostituirlo. Altre interpretazioni minoritarie rimetterebbero in gioco il terzo classificato candidato presidente o addirittura ipotizzerebbero la non sostituzione del deputato.
Un precedente c’è. E risale al 2008, quando la candidata alla presidenza sconfitta, Anna Finocchiaro del Pd, rinunciò al seggio. In quel caso si aprì una querelle e alla fine l’Ars decise di assegnare il seggio a Bernardo Mattarella, primo dei non eletti del Pd a Palermo, la provincia con il quoziente più alto di scarti (cioè, con i resti non erano stati attribuiti a Palermo seggi al Pd). Contro quella decisione fu presentato un ricorso e il Tar Sicilia affrontò la questione, pronunciando una sentenza nel 2009 che rappresenta un precedente significativo. Il Tribunale amministrativo diede ragione all’Ars asserendo “il criterio seguito dall’Assemblea Regionale, in adesione a quanto sostenuto dalla Commissione per la verifica dei poteri, risulta il più coerente con il quadro normativo”. Il Tar scrisse espressamente che non era corretto scorrere il listino e che si doveva attingere alle liste provinciali. Così facendo, per la sostituzione di Cancelleri sarebbero i n corsa la già citata Durante ma anche Vanessa Ferrari, prima dei non eletti a Ragusa, e Fabio Fortuna, a Siracusa.
La patata bollente passerà a breve alla commissione verifica poteri. Mentre spetterà all’Aula la decisione sull’altra casella lasciata vacante da Cancelleri, cioè quella di vicepresidente dell’Ars. E non è scontato che questa torni a un esponente pentastellato, senza un’intesa tra i gruppi.
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16 Settembre 2019, 16:43