Il tram passerà anche da Mondello | Nuove linee, il Comune accelera - Live Sicilia

Il tram passerà anche da Mondello | Nuove linee, il Comune accelera

La protesta contro le nuove linee del tram di Fabrizio Ferrandelli e altri attivisti dei Coraggiosi

Affidata la progettazione di sette nuove tratte allo studio Cassata. Nel 2020 il via ai lavori FOTO

PALERMO – Il tram che passa da Mondello, dallo Zen, da via Marchese di Villabianca, da via Cavour, da via Ruggero Settimo e da corso Tukory, senza pali e barriere, con una doppia pista ciclabile in via Libertà, l’alimentazione a batteria e zone pedonali anche in via Roma. Il comune di Palermo accelera sulle nuove linee del tram, affidando la progettazione delle sette tratte che permetteranno di collegare le periferie al centro. La commissione ha rivelato oggi il vincitore del bando, ossia le tre società Rpa, Rgm e Technital (rappresentati da Cassata, Bonadies e Scotti), che da qui al 2019 dovranno compiere tutte le indagini e poi redigere il progetto definitivo, facendosi carico anche della successiva direzione dei lavori per un importo di circa 14 milioni di euro. Nel 2020 si affideranno i lavori per le prime tre tratte e a quel punto ci vorranno tre anni per la loro realizzazione.

Il primo stralcio però riguarda solo tre linee, quelle considerate prioritarie e finanziate con meno di duecento milioni dal Patto per il Sud: il collegamento Notarbartolo-Giachery, da Calatafimi a Orleans fino alla Stazione Centrale passando da corso Tukory e infine Stazione Centrale-Stadio, da via Roma e via Libertà.

E le altre, ossia le linee che dovrebbero arrivare a Bonagia ma anche al lungomare di Mondello, che diventerebbe una Ztl solo per i mezzi pubblici? Per quelle servono altri quattrocento milioni che il comune spera di ottenere da Roma: a fine dicembre scade infatti un bando da 4 miliardi per la costruzione di linee ferrate in tutta Italia e Palermo potrebbe avere (una delle poche città in Italia) le carte in regola per attingere a piene mani.

La protesta

Un progetto faraonico che però non convince tutti: a gestire le future linee sarà l’Amat, che però ha già i conti in rosso per le tratte a oggi in funzione e il timore è che la situazione possa addirittura peggiorare. Il Comune spera nel contributo della Regione ma da settimane le opposizioni sparano a zero, con Ferrandelli e Mattaliano che oggi si sono presentati con cartelli di protesta.

Il vincitore adesso dovrà mettersi al lavoro con un programma di indagini a tappeto, che eviti brutte sorprese a cantieri in corso, utilizzando appositi droni che passeranno ai raggi X tutte le aree interessate. Poi sarà la volta delle conferenze di servizi e della progettazione vera e propria, che si baserà sulle indagini. A conti fatti, se tutto andrà per il verso giusto, i lavori potranno partire a inizio 2020 e dovrebbero concludersi in tre anni (anche se il condizionale, visto quello che sta succedendo con anello e passante, sembra d’obbligo).

“È la più grande opera pubblica mai realizzata a Palermo e che comporta una rigenerazione urbana per una città profondamente cambiata – ha commentato il sindaco Orlando, presente alla proclamazione del vincitore in una seduta pubblica -. Abbiamo una prospettiva di finanziamento per le altre linee e la gestione sarà affidata ad Amat che sta acquistando nuovi autobus per 50 milioni”. Il punto però è la situazione economica della partecipata, che secondo il Professore “è sotto controllo, la società ha crediti con la Regione e disallineamenti col Comune ma, col bilancio consolidato, le aziende pubbliche non possono più fallire”. “Un corposo piano di rigenerazione urbana, di rivisitazione del rapporto fra cittadini e fra questi e la città – lo ha definito l’assessore Emilio Arcuri – attorno e grazie al tram, che permetterà di liberarsi e liberarci dalla dipendenza dai mezzi privati, nasceranno infatti aree verdi, zone ciclopedonali, piste ciclabili e parcheggi multipiano che saranno a servizio di tutto il territorio e non solo degli utenti”.

Infine una battuta sul passante, che rischia di trasformarsi in una incompiuta: “Il Comune ha avuto ragione a voler puntare sul trasporto di superficie – ha attaccato Orlando – mentre le Ferrovie si ostinano a preferire il sotterraneo. Adesso completino anello e passante, anziché scaricare su altri le proprie responsabilità”.

LA CLASSIFICA Rpa, Rgm e Technital (rappresentati da Cassata, Bonadies e Scotti) i si sono classificati primi; a seguire gli studi Muniz-Sanchez, Bottini e Ingletti (a loro volta rappresentanti di altre società), per un totale di quattro partecipanti. Il vincitore del concorso riceverà un premio di 100.000 euro, mentre la proprietà del progetto resterà del Comune di Palermo. Il Vincitore potrà avere affidato l’incarico per la redazione del progetto definitivo, nonché l’incarico di coordinatore della sicurezza e direttore dei lavori in fase di esecuzione. Nel caso in cui accettasse l’incarico, non sarà corrisposto il premio di 100 mila euro relativo al bando di progettazione. Al concorrente risultato secondo classificato è riconosciuto un premio di 50.000 mila euro, al terzo trentamila e sia al quarto che al quinto un premio di 20.000 euro.

LE CARATTERISTICHE DEL PROGETTO Il progetto prevede veicoli bimodali con un doppio sistema di alimentazione, 18,8 chilometri di tracciato in sede protessta e quasi 50 in sede promiscua, sei nuovi terminali (Orleans, Giachery, De Gasperi, Bonagia, Mondello e Zen), impianti di illuminazione a basso consumo e un nuovo deposito. Il progetto prevede che solo una piccola parte dei percorsi (circa 14) siano in sede protetta mentre il resto sarà su sede stradale, all’interno, in larga parte, di aree “rigenerate” con zone verdi e ciclopedonali. Tutte le carrozze saranno inoltre a pianale ribassato per rendere possibile l’accesso autonomo a persone con ridotta mobilità.

> GUARDA LE FOTO DEL PROGETTO

LE REAZIONI
“Il progetto del tram in centro si concretizza sempre più. Grazie ai fondi del Patto per Palermo, già vincolati per l’ampliamento dell’attuale reta tranviaria, sarà possibile connettere definitivamente le periferie con la città storica, di offrire una valida alternativa sostenibile per i propri spostamenti, e soprattutto di avere una infrastruttura senza pali e barriere grazie all’alimentazione ad induzione magnetica”. Lo afferma Dario Chinnici, capogruppo del Partico Democratico a Sala delle Lapidi, dopo la seduta pubblica della commissione sul progetto delle nuove linee di Palermo, svoltasi questa mattina. “La scelta di un solo binario su via Libertà – prosegue Chinnici – oltre a essere meno invasiva, darà certamente impulso all’utilizzo delle biciclette sulla nuova pista ciclabile. Adesso però la Regione deve fare la sua parte. Urge infatti un tavolo di confronto con la Regione affinchè possa essere saldato il credito di oltre 50 milioni di euro che l’Amat vanta e che rappresenta uno dei principali motivi di affanno per i conti dell’azienda”. “Bisogna anche – conclude il capogruppo dem – riparare all’errore commesso nell’ultima Finanziaria che ha visto la bocciatura del biglietto unico integrato, sistema fondamentale per rilanciare la mobilità in tutta l’area metropolitana”.

Giusto Catania, capogruppo di Sinistra Comune: “Il futuro deve essere eco e green. Il tram, sostenibile, veloce e puntuale è il futuro di una città che va al passo coi tempi: ridurrà il traffico veicolare e lo smog. Esprimo soddisfazione per la qualità progettuale che incentiverà la mobilità dolce e punterà alla progressiva pedonalizzazione di aree urbane sempre più ampie. Nella visione futura della città, bisognerà muoversi a piedi e avvalersi dei mezzi pubblici. Le tecnologie all’avanguardia, inoltre, come quelle previste per i nuovi tram , utilizzeranno un sistema wireless, silenzioso e non inquinante, e si ricaricheranno autonomamente. La realizzazione di questo progetto produrrà un miglioramento complessivo della viabilità, una riqualificazione urbana e un miglioramento generale della qualità della vita”.

“Il tram diventa sempre più realtà, azzerando le distanze fra periferie e centro e con l’opportunità di diventare una valida alternativa per gli spostamenti in città – dice Anthony Passalacqua di Mobilitapalermo – Il Comune si attrezzi per una seria campagna di comunicazione affinché ciò venga percepito come un vantaggio per comunità, piuttosto che un disagio”.

“L’amministrazione si dimostra ancora una volta sorda alle richieste dei cittadini e con l’arroganza che la contraddistingue preferisce continuare un progetto che non potrà sostenere”. Così Fabrizio Ferrandelli, che oggi ha organizzato un flash mob, durante l’assegnazione del concorso di idee per la realizzazione delle nuove linee del Tram a Palermo. “L’Amat ha una perdita di oltre 10 milioni di euro all’anno con le attuali tre linee del Tram – dichiara Ferrandelli – come si può anche solo immaginare di gestirne altre sette? Le conseguenze di queste scelte scellerate graveranno sulle generazioni future, su chi si troverà costretto a gestire un fallimento di tale portata. Capisco che il sindaco è all’ultimo mandato, ma non concepisco il perché sia portando il Comune al default. Bisognava rimodulare il Patto per Palermo e acquistare nuovi mezzi ecologici da poter immettere subito su strada per collegare le periferie. Parlare oggi di nuovi cantieri, di sventrare la città per realizzare un’opera desueta che non potrà neanche essere gestita, mi sembra non solo irragionevole ma anche da irresponsabili. Noi continuiamo con coerenza a portare una visione alternativa di mobilità, sicuramente più rapida e con costi di gestione nettamente inferiori”.

 


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