PALERMO – La luce in fondo al tunnel l’ha vista da tempo, ma mai così luminosa. È passato un anno dall’arrivo di Roberto Vitiello a Palermo e finalmente anche per lui è arrivato un momento di gloria. Il fedelissimo di Perinetti, portato in rosa proprio dal dirigente romano per dare a Iachini un elemento di totale affidamento sull’intero fronte difensivo, ha atteso questo momento per tutto il girone d’andata, senza mai fare una piega e senza mai mettere in discussione le scelte del mister. La ricompensa è arrivata contro la Roma e oggi tutti iniziano a capire perché Vitiello è così importante all’interno di un gruppo che nel giro di un anno e mezzo ha raccolto record su record.
Non un solo errore. Una partita a dir poco perfetta, preparata nel migliore dei modi nel corso di una settimana non certo tranquilla per il Palermo. Al rientro dalla sconfitta di Firenze, la prima in dieci partite, Iachini si è ritrovato quasi costretto a tener fuori Muñoz, distratto dalle voci sul rinnovo del contratto. A quel punto, non ci sono stati dubbi: Vitiello si piazza sul centro-destra e sin dalla giornata di martedì si capisce che le intenzioni del tecnico siano quelle di puntare sul trentunenne nativo di Scafati. Una scelta che spiazza chi, da fuori, ha assistito al campionato del Palermo. Con soli due spezzoni di gara e con almeno due alternative nel ruolo di centrale destro (Andelkovic e Terzi con lo spostamento di Gonzalez, senza dimenticare gli “esclusi” Bamba e Milanovic), il nome di Vitiello non era certo il primo nella lista dei papabili sostituti.
Iachini invece non l’ha mai pensata così. E allo stesso modo l’intero gruppo, che non ha mai perso occasione per ricordare quanto sia fondamentale la presenza di Vitiello nello spogliatoio. Non certo un semplice uomo-squadra, di sicuro non un elemento alla Troianiello, ma uno che ogni giorno a Boccadifalco dà il 100% da vero professionista. Piccoli elementi che sommati tra di loro formano una montagna, e Iachini non ha potuto certo ignorarla. D’altronde, Vitiello è uno che ha dovuto passare mesi di stop forzato per una vicenda grottesca legata all’inchiesta scommesse (un’omessa denuncia per una partita nella quale non figurava nemmeno tra i convocati). Stare fuori per scelta tecnica non poteva certo dargli problemi.
Ora che ha ritrovato il campo, Vitiello si candida ad una nuova maglia da titolare. Iachini ha lasciato uno spiraglio aperto ad un possibile reinserimento di Muñoz, ma il futuro del centrale argentino è ormai segnato. E senza più Muñoz in difesa, il sostituto – almeno per questi ultimi mesi di campionato – potrebbe essere in casa. È questo il messaggio che Vitiello lascia a tifosi e società al termine della sfida con la Roma. Intanto, da martedì si riprende a faticare a Boccadifalco, e c’è da stare certi che Vitiello sarà ancora il primo a presentarsi, col solito impegno. Perché tanto, alla fine, la grande professionalità che lo contraddistingue non l’ha certo dimostrata contro la Roma. E Iachini lo sa bene.