PALERMO – Il Tar Sicilia ha accolto il ricorso presentato da Nino Nascè e ha annullato il decreto del 19 settembre con il quale Emanuele Alberto Zappia era stato nominato commissario straordinario dell’Istituto sperimentale zootecnico della Sicilia. Nascè verrà quindi reintegrato commissario dell’Istituto, nelle more – da parte del nuovo governo regionale – della nomina del cda che dovrà poi procedere alla designazione del presidente. “Esprimo la mia più viva soddisfazione – è il commento di Nino Nascè – per questo provvedimento che rimette le cose in chiaro e che annulla un atto chiaramente illegittimo”.
Secondo Nascè, infatti, la nomina di Zappia aveva violato la cosiddetta norma “bloccanomine”. “La cosa più grave, da un punto di vista politico, – lamentava a Live Sicilia due mesi fa – è che da presidente del medesimo istituto continuavo a svolgere, senza alcun ulteriore aggravio di spesa, funzione di commissario straordinario, e quindi la nomina del nuovo commissario straordinario nella persona di Emanuele Zappia, risponde in modo chiarissimo a logiche clientelari ed elettorali, ed è motivo – aggiungeva Nascè – di ulteriori costi, in un momento in cui le casse della Regione sono vuote”. La Regione, secondo Nascè, aveva ignorato la necessità di dare priorità al commissario uscente: un principio utile, secondo la norma bloccanomine, a garantire la continuità amministrativa. E il Tar gli ha dato ragione, annullando la nomina di Zappia e reintegrandolo al vertice dell’istituto.
“Verificatasi la cessazione dalla carica del presidente dell’Istituto sperimentale zootecnico della Sicilia – scrivono i giudici nella sentenza – è stato nominato quale commissario straordinario il controinteressato (Zappia, ndr) piuttosto che il ricorrente (il quale era il precedente titolare della carica). Nel provvedimento – aggiunge il Tar – non è stata indicata nessuna ragione specifica a supporto di tale scelta, malgrado il comma 2 della norma surriportata indicasse espressamente la necessità di una individuazione ‘prioritaria’ nei soggetti la cui nomina, designazione od incarico era giunta a scadenza”. Insomma, la scelta di Zappia era immotivata. Così, alla guida dell’istituto torna Nascè.