In arrivo gli stipendi di gennaio | Ma l'Ast rimane occupata - Live Sicilia

In arrivo gli stipendi di gennaio | Ma l’Ast rimane occupata

Saranno pagati domani ai circa 1200 dipendenti dell'Ast gli stipendi del mese di gennaio, ma continua la protesta con l'occupazione della direzione generale in via Caduti senza Croce, fino a quando i lavoratori non otterranno certezze sul futuro dell'AST.

La nota della Fit-Cisl
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PALERMO – Saranno pagati domani ai circa 1200 dipendenti dell’Ast gli stipendi del mese di gennaio, ma intanto continua la protesta con l’occupazione della direzione generale in via Caduti senza Croce, fino a quando i lavoratori non otterranno certezze sul futuro dell’Azienda siciliana trasporti. A renderlo noto è la Fit Cisl Sicilia che per voce del Segretario generale Amedeo Benigno e del Rappresentante aziendale Francesco Crecco, aggiunge “grazie alla pressione dei sindacati e alla protesta dei dipendenti che occupano da giorni la sede della direzione generale, siamo arrivati a questo risultato il pagamento dello stipendio di gennaio ma non abbiamo ancora notizie sul mese di febbraio. Non possiamo ritenerci del tutto soddisfatti , ciò che davvero serve a dare serenità ai lavoratori è un chiaro e serio progetto di ristrutturazione aziendale che chiediamo da tempo”. L’Azienda è stata convocata per il prossimo martedì 25 febbraio dall’assessorato regionale ai Trasporti per discutere della situazione economico-finanziaria, il 3 marzo invece si terrà l’incontro fra la dirigenza e i sindacati. In tutto la somma attesa dalla Regione ammonta a 50.960.324. In particolare si tratta di crediti vantati per rimborsi titoli viaggi (169.946,16) rimborso tessere anziani (10.472.168,49) altri capitoli per oltre 34 milioni (alcune spese risalgono al 2006). “L’Azienda si presenti all’incontro con un progetto di rilancio non possiamo solo parlare di stipendi, così appare una mera operazione contabile, ma vogliamo confrontarci sul rinnovo del parco rotabile, sui crediti e debiti, sulla contrattazione di secondo livello e sui premi di produttività. L’occupazione continuerà fino a che non otterremo queste risposte” concludono Benigno e Crecco.

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