Regione, manager in bilico | Oggi il verdetto finale

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19 Maggio 2010, 10:59

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Rimandata di 24 ore la decisione sulla sorte dei nove dirigenti generali esterni della Regione. La giunta di governo riunitasi ieri ha deciso che un disegno di legge regolamenterà la materia della Dirigenza generale ma non ha sciolto i nodi relativi ai nove supermanager esterni al momento in carica.

Il ddl è stato approvato oggi dalla giunta di governo, riunita a Palazzo d’Orleans sotto la presidenza di Raffaele Lombardo. La nuova proposta riduce al 20% (rispetto all’attuale 30%) il limite massimo per il ricorso a dirigenti generali esterni. Al tempo stesso, si istituiscono due albi aperti: nel primo confluiranno i nomi degli aspiranti dirigenti generali esterni all’Amministrazione aventi titolo per ricoprire l’incarico, nel secondo gli aventi titolo interni alla stessa Amministrazione. In futuro i dirigenti generali saranno, dunque, scelti attingendo a questi elenchi.La giunta ha anche affrontato il tema degli attuali dirigenti generali esterni e su questo si e’ aggiornata a domani.

Si attendeva da giorni, in effetti, una riunione di Giunta che decidesse sul futuro di Nicola Vernuccio (Attività produttive), Patrizia Monterosso (Formazione e Istruzione), Salvatore Barbagallo (Agricoltura), Rino Lo Nigro (Agenzia per l’impiego), Gian Maria Sparma (Pesca), Rossana Interlandi (Energia), Maurizio Guizzardi e Mario Zappia (Sanità), Romeo Palma (Ufficio legislativo e legale).  Martedì sera è stata ultimata la relazione sui profili curriculari dei nove dirigenti esterni, preparata da un pool di tecnici guidato dai dirigenti Enzo Emanuele e Giovanni Bologna, sotto la supervisione “giuridica” del costituzionalista Giovanni Pitruzzella. E se, per Barbagallo, Palma e Guizzardi dovrebbe essere confermata la nomina, per gli altri sei (ma Lo Nigro ha già deciso di lasciare la Regione il prossimo luglio) la situazione è assai più incerta.

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In particolare, per i sei manager che potrebbero “saltare”, le incertezze riguardano le precedenti attività politiche per la Interlandi e Vernuccio (ex commissari dell’Mpa a Caltanissetta e Palermo), la “mancanza dei requisiti” per Mario Zappia, la mancanza di cinque anni di attività dirigenziale per la Monterosso ai tempi della nomina (voluta da Cuffaro), l’assenza di laurea per Lo Nigro (che, come detto, però, ha già deciso di farsi da parte). Per Sparma, invece, i titoli sembrano appena sufficienti. Ma andranno verificati anche quelli degli “interni”.

Restano sul tavolo, appunto, tutta una serie di nodi da sciogliere e “vizi” nell’istruttoria seguita per la nomina di questi manager. Innanzitutto la decisione di valutare “a posteriori” i curricula dei dirigenti, quando invece la legge Brunetta imporrebbe una verifica preliminare delle professionalità interne alla Pubblica amministrazione (sono 2.100 i dirigenti attualmente presenti alla Regione). Poi, pende al Tar il ricorso dei quattro dirigenti generali ai quali non è stato rinnovato il contratto a dicembre (Maria Antonietta Bullara, Giuseppe Li Bassi, Michele Lonzi e Giuseppe Morale). E ancora, bisognerà decidere sul conflitto d’attribuzione sollevato dal ministro Fitto di fronte alla Consulta.

La giunta di ieri ha anche approvato un disegno di legge in materia di appalti, necessario per adeguare la normativa regionale alle disposizioni nazionali. In materia di forestazione e rinaturalizzazione, sono stati apprezzati gli Apq – Fas (Accordi di programma quadro) attualmente in linea di autorizzazione. Il governo ha, quindi, dato il via libera alla proposta di una legge per la ricostruzione delle aree terremotate, avanzata dal Coordinamento dei sindaci sulla scorta degli indirizzi espressi dalla speciale commissione per i problemi della valle del Belice costituita con decreto del presidente della Regione. Il ddl sara’ trasmesso al consiglio dei ministri “auspicando che possa configurarsi una proposta di legge del Governo Nazionale”.

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19 Maggio 2010, 10:59

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