"Ville sul mare e case fuorilegge" | "Sistema illecito" a Palermo - Live Sicilia

“Ville sul mare e case fuorilegge” | “Sistema illecito” a Palermo

L'Edilizia privata di via Ausonia

La Procura della Repubblica indaga sulle concessioni edilizie rilasciate dal Comune.

PALERMO – Basta allungare la mano dal balcone per toccare il mare. Una villa così non poteva che essere fuorilegge. Al Comune di Palermo hanno controllato su input della Procura della Repubblica e si è scoperto che era stata costruita in una zona di inedificabilità assoluta. È una delle tante concessioni edilizie su cui indagano i pubblici ministeri di Palermo.

“Via Miseno è stato un vaso di Pandora”, dice qualcuno bene informato. Lo scorso luglio sono arrivate le condanne per la lottizzazione abusiva nella strada di Mondello. Nella motivazione il giudice Marina Petruzzella ha chiamato in causa il Comune che nulla ha fatto per fermare gli abusi. Al contrario con la sua “acquiescenza deliberata” li avrebbe favoriti.

I pubblici ministeri hanno avviato una ricognizione a tappeto delle concessioni edilizie e ne è venuto fuori un quadro sconfortante. Ci sono decine e decine di concessioni irregolari. Un centinaio in tutto. Alcune vengono addirittura bollate come “spudorate”. I controlli sono partiti dalle ville lungo tutta la costa, da Romagnolo all’Addaura, e si sono spostati su altri immobili.

Gli investigatori hanno incrociato una serie di esposti con la testimonianza di alcuni dirigenti che da mesi vengono convocati in Procura. Testimonianze fiume a cui sono seguiti e seguono i sequestri di carte negli uffici comunali. Ieri, ad esempio, è toccato ai finanzieri fare visita nei locali del Polo di via Ausonia. Ci sono dirigenti e funzionari sotto inchiesta assieme a professionisti che hanno curato la direzione dei lavori. Nomi eccellenti. Tutto fa pensare che sta per esplodere una bomba giudiziaria al Comune. Si sospettano reati di corruzione e concussione.

Alcuni nomi si ripetono nelle indagini. L’ipotesi è che sia stato organizzato un sistema illecito alimentato dalle tangenti. Ci sarebbero atti palesemente illegittimi. Delle due l’una: o ci si trova di fronte all’incapacità di chi ha dato il via libera alle concessioni oppure qualcuno ha pagato in cambio dei favori. Ed è questa la convinzione che si sarebbero fatti in Procura dopo avere sentito per mesi chi lavora dentro la macchina comunale. E allora si comprende meglio quell’avviso affisso alcuni giorni fa in via Ausonia. Un invito a evitare di cercare raccomandazioni e corsie preferenziali che qualcuno, evidentemente, ha già sfruttato.

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