PALERMO – Tornano ad agitarsi le acque al teatro Biondo di Palermo. Circa una settimana dopo la conferenza stampa di alcuni sindacati che avevano chiesto a gran voce l’intervento della Regione per salvare lo Stabile e i posti di lavoro, oggi arriva la dichiarazione ufficiale dello stato di agitazione dei dipendenti. L’iniziativa, indetta da Maurizio Rosso (Cgil), Michele De Luca (Cisl), Benito Carollo (Uil) e Nino Ficarra (Ugl) e spiegata in una nota inviata ai soci del Biondo, ovvero Comune, Regione e Provincia.
“Auspico un cambio alla guida del teatro – dice Rosso – a partire dal direttore artistico Pietro Carriglio e dal suo management. Il teatro non può essere uno stipendificio ma deve diventare un centro di produzioni di qualità e un polo d’attrazione anche aperto alla collaborazione con altri teatri, disponibile a investire su laboratori e su artisti anche palermitani con una programmazione che possa diventare centro di diffusione culturale per tutta la Sicilia. Carriglio è un ottimo professionista, ma dopo tanti anni è arrivato il momento di cambiare aria e di invertire un trend negativo che ha visto il numero degli abbonati calare del 70 per cento”.
“In quella riunione che noi abbiamo fatto nessuno ha parlato del fatto che Carriglio debba andare via, noi e tutta la città gli dobbiamo moltissimo per aver permesso al teatro Biondo di continuare ad esistere. Per la riduzione degli abbonamenti, dobbiamo ringraziare Carriglio perché i fondi del Comune sono arrivati in extremis e se si è partiti è grazie al sindaco Orlando”. Lo dichiarano Carollo, De Luca e Ficarra.
