L'inseguimento e i colpi di pistola: resta in carcere il 45enne

L’inseguimento e i colpi di pistola: resta in carcere il 45enne

Così è stato freddato il 20enne Antonio Andolfi
L'OMICIDIO DI BIANCAVILLA
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CATANIA – Il quarantacinquenne Salvatore Santangelo, pastore e presunto omicida dell’appena ventenne Antonio Andolfi, resta in carcere. 

L’indagato che alle spalle ha precedenti per detenzione illegale di armi si trova piantonato a Piazza Lanza: il fascicolo d’inchiesta dell’assassinio avvenuto venerdì scorso passa, però, di mano. O, meglio, passa da una Procura all’altra. Da quella di Catania a quella di Enna.

Questo perchè la ricostruzione dei fatti ha portato i carabinieri della Compagnia di Paternò a cristallizzare il delitto nelle campagne di Centuripe (nell’ennese per l’appunto).

Lo scenario

Andolfi sarebbe stato freddato a colpi d’arma da fuoco: almeno due, forse tre, pistolettate esplose nel corso di una scorribanda in auto e scaturite da una lite – come già raccontato – maturata per questioni di pascolo.

Sarebbe stata poi una terza persona, che si trovava nel mezzo assieme ad Andolfi, ad aver trasporto la povera vittima in fin di vita all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla.

L’inchiesta, passa dunque alla Procura di Enna che dovrà confermare o meno lo stato di fermo.


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