POZZALLO (RAGUSA)- E’ in corso davanti al Gip del Tribunale di Ragusa la convalida del fermo di un cittadino siriano sbarcato a Pozzallo lo scorso 4 dicembre, fermato dalla Digos di Ragusa perchè sospettato di essere un terrorista legato all’Isis. La sua appartenenza all’Isis sarebbe comprovata dalle immagini trovate sul suo cellulare.
“Allah è grande, ma l’Isis lo è di più“: c’è anche questo messaggio tra gli sms trovati nel telefonino del ventenne siriano. L’apparato è stato analizzato dalla polizia postale di Catania su delega della Dda, titolare dell’inchiesta con il procuratore Michelangelo Patanè e l’aggiunto Carmelo Zuccaro. Nell’inchiesta sono confluiti immagini e video estrapolati dal cellulare del giovane indagato.
*Aggiornamento ore 15.57
E’ durato oltre due ore l’interrogatorio di garanzia davanti al Gip di Catania (e non di Ragusa come si era appreso in un primo momento) del ventenne siriano fermato dalla polizia di Stato di Ragusa perché sospettato di avere legami con l’Isis. L’inchiesta è di competenza della Procura distrettuale etnea. L’interrogatorio si è svolto davanti al Gip Daniela Monaco Crea, alla presenza del legale dell’indagato e del procuratore aggiunto di Catania, Carmelo Zuccaro.
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