PALERMO – Sono 2.525 gli esuberi nella Formazione professionale: la crisi del settore assume contorni sempre più drammatici, e a questi numeri bisogna aggiungere i 1.780 lavoratori degli sportelli multifunzionali, per i quali è stata trovata una soluzione tampone per 6 mesi con l’affidamento del servizio in house providing al Ciapi di Priolo, e la crisi della filiera dell’obbligo (circa 1.800 operatori coinvolti), che non percepiscono la retribuzione da circa 20 mesi e che non hanno, ancora ad oggi, certezze sull’avvio delle attività.
A snocciolare i dati della vertenza della Formazione professionale per chiedere che vengano accelerate le soluzioni e frenare l’emorragia di posti, è Giovanni Migliore segretario Cisl Scuola con delega alla Formazione. “Bisogna trovare una soluzione immediata per i più di 2.500 lavoratori licenziati – aggiunge – o a rischio licenziamento anche attraverso soluzioni temporanee e transitorie come l’assegnazione al Ciapi di Priolo, attraverso la ricollocazione negli altri enti che operano nella seconda annualità o anche attraverso un percorso di riqualificazione finanziato dal Piano Giovani. È non più rinviabile un confronto fra Regione e sindacati per la gestione degli esodi del personale che ha maturato i requisiti, ciò consentirebbe non solo di sfoltire la platea degli addetti del settore, ma anche di dare una risposta ai lavoratori coinvolti dallo stato di crisi”.