PALERMO – La scienza non si ferma. Il Policlinico di Palermo tra i dieci centri in Italia che si occuperà della sperimentazione di un farmaco antivirale assunto per bocca. A coordinare lo studio sarà il professore Antonio Cascio, infettivologo e primario al reparto di Malattie infettive.
Niente somministrazione endovena ma si tratta di una compressa della casa farmaceutica Msd. La pillola sarà somministrata due volte al giorno e curerà le persone con sintomi lievi Covid. Non si tratta di un farmaco specifico per il Covid, ma di un antivirale generico per i virus ad Rna, ebola, alcune malattie tropicali e anche il Covid. A far da apri pista alla sperimentazione l’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma.
“I soggetti che arruoleremo per lo studio multicentrico randomizzato controllato in cieco – spiega il professore Cascio del Policlinico di Palermo – dovranno essere maggiorenni e non ancora vaccinati, Covid positivi al tampone da meno di cinque giorni, con sintomi per i quali non è necessario il ricovero.”
Il target per la somministrazione della pillola sono le persone obesi o cardiopatici o diabetici o con BPCO o con età maggiore di 60 anni o con insufficienza renale cronica o con un cancro attivo. E potranno contattare il reparto all’indirizzo mail studio.antivirale.covid@gmail.com.
“Ho voluto che Palermo – aggiunge il professore Cascio – potesse essere uno dei centri dove il farmaco venisse sperimentato, per poter dare ai palermitani una possibilità in più. Il farmaco non vuole sostituire il vaccino – precisa l’infettivologo – ma può essere una terapia utile per tutti quei casi che non possono ricevere il vaccino, per gli immunodepressi. Ci auguriamo di poter arruolare presto i pazienti anche se sappiamo che non è semplice”.